Si è svolta in data 14 dicembre presso la Commissione permanente Lavoro del Senato l’audizione richiesta dai sindacati di base a seguito dell’incidente di Thurio, lo scorso 28 novembre, dove sono rimasti uccise la capotreno Maria Pansini e il giovane autista del camion, intrappolato tra le sbarre del passaggio a livello, Said Hannaqui. All’incontro è stato presente anche il presidente della Commissione di indagine (ad hoc) per gli incidenti sul lavoro.
Nel corso dell’audizione le nostre delegazioni hanno illustrato lo scenario di gravità cronica che sta interessando sia la circolazione ferroviaria che le attività di manutenzione all’infrastruttura, e come questo derivi da un percorso di politiche industriali che nel corso dell’ultimo decenni hanno puntato tutto sulla deregolamentazione normativa a tutto vantaggio degli interessi economici dell’impresa privata e a danno delle tutele sulla salute e la sicurezza dei lavoratori interessati, nonché della stessa popolazione utente del servizio ferroviario.
Lato sicurezza della circolazione l’attenzione è stata posta sulla preoccupante questione dei passaggi a livello sulla quale ci resta intera la convinzione della inadeguatezza dei progetti di smantellamento/messa in sicurezza dichiarati da RFI i quali sono di fatto insufficienti a garantire da subito la necessaria tutela del servizio ferroviario quanto dei lavoratori interessati, in quanto articolati su un lasso di tempo troppo dilatato e praticamente indefinito: su questo punto abbiamo fatti presenti i casi di pericolo che ci troviamo costantemente di fronte: come tra gli ultimi degli scorsi giorni in Campania dove un treno si è trovato il segnale verde per il libero transito quando le barriere del passaggio al livello erano rimaste aperte. Si è dunque indicata la necessità che siano destinate immediatamente adeguate risorse per dotare i passaggi a livello di dispositivi di sicurezza per la rilevazione di ingombro binari al passaggio del treno.
Sul fronte della sicurezza nella manutenzione infrastrutture abbiamo ricordato la grave casistica di incidenti riguardanti in particolare i lavoratori delle imprese private che, a partire dalla strage di Brandizzo lo scorso 31 agosto, mostra un preoccupante andamento di crescita ancora una volta legato a piani di deregolamentazione e a prassi operative che di fatto arrivano a prevalere sul rispetto stringente delle norme di sicurezza.
Sul piano più generale dell’azione contro l’insicurezza su lavoro abbiamo ribadita la necessità di efficientamento della capacità di indagine con l’istituzione di una procura giudiziaria nazionale unificata sugli incidenti gravi e mortali, quanto quella di una commissione parlamentare ad hoc in cui siano coinvolti costantemente i rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori.
Da parte della presidenza della Commissione Lavoro è giunto l’impegno a convocare in prossima audizione l’AD di RFI Giampiero Strisciuglio dal quale ci si aspettiamo risposte alle nostre osservazioni.
Nei prossimi giorni integreremo il nostro intervento con invio di documenti presso le stesse Commissioni per consolidare il canale di comunicazione oggi aperto con le istituzioni parlamentari e premere affinché anche da queste arrivino necessarie azioni di tutela per la sicurezza dei lavoratori quanto degli utenti del servizio ferroviario.