(15/20) Lo scorso 27 gennaio al Ministero del Lavoro è stato avviato il confronto sindacale sulle pensioni, anche per individuare un nuovo meccanismo di flessibilità in uscita dopo la sperimentazione di quota 100. In mattinata sono stati ascoltati CGIL-CISL-UIL e nel pomeriggio altre organizzazioni sindacali tra cui la USB. Questo la dice lunga sullo stato delle relazioni industriali in questo paese e sulla necessità di arrivare ad una legge sulla rappresentanza che verifichi la reale rappresentatività, senza posizioni di favore precostituite e legate alla momentanea composizione politica del governo.
La delegazione della USB ha posto sul tavolo alcuni punti imprescindibili legati all’età di uscita dal lavoro ed al sistema di calcolo delle pensioni, proponendo l’età pensionabile a 62 anni senza penalizzazioni e la modifica del calcolo contributivo, che rappresenta la leva con cui si è scardinato il sistema previdenziale pubblico, condannando le future generazioni ad una vecchiaia di indigenza.
La USB ha sfatato con dati alla mano la favola che si racconta da anni di un sistema previdenziale pubblico che rischia di collassare. Occorre prima di tutto separare la spesa previdenziale da quella assistenziale e tenere presente che ogni anno una cospicua cifra (si è arrivati a 58 miliardi) torna nelle casse dello stato sotto forma di prelievo fiscale sulle pensioni. Da qui bisogna partire per calcolare l’effettiva spesa previdenziale.
All’incontro erano presenti la ministra Nunzia Catalfo, il presidente dell’INPS Pasquale Tridico ed esponenti dei ministeri interessati. Il confronto proseguirà nelle prossime settimane con l’avvio di tavoli tematici tra i quali quello sulla separazione tra previdenza ed assistenza e quello sulla previdenza complementare. USB INPS è fondamentalmente contraria alla previdenza complementare, ma se s’ha da fare allora è meglio che a gestirla sia un ente pubblico come l’INPS, destinando le risorse economiche raccolte ad investimenti per il paese.
Dalla ministra Catalfo e dal presidente Tridico sono arrivate due risposte a questioni sollevate da tempo dalla USB, risultati che, se confermati, rappresenterebbero un significativo passo in avanti.
PART TIME VERTICALE
La ministra ha comunicato che all’interno del Decreto Milleproroghe è presente un emendamento che riconosce la piena contribuzione ai lavoratori della gestione privata che abbiano usufruito di part time verticale ciclico. USB sul part time verticale ha cercato da sempre una via sindacale affinché venisse riconosciuta la piena contribuzione com’è per la gestione pubblica. Tuttavia, se si dovesse verificare un ulteriore rinvio della soluzione prospettata il sindacato di base dell’INPS proseguirà con più determinazione la via giudiziaria che finora ha dato esiti positivi per i lavoratori.
FOGLIO DI CALCOLO DELLA LIQUIDAZIONE DELLE SINGOLE PENSIONI
Il presidente dell’INPS ha annunciato che sarà messo a disposizione dei CAF un link per verificare il foglio di calcolo della liquidazione delle singole pensioni così da favorire una verifica sull’esattezza dell’assegno liquidato.