Da mesi al Porto di Venezia ci sono lavoratori di operatori ex art.16 che non hanno diritto al pasto e da aprile non percepiscono lo stipendio, sono i lavoratori della ICCO LOGISTICA srl.
Il 2 maggio e successivamente il 23 maggio tale situazione e' stata segnalata all'Autorita' Portuale, nella persona del Prof. Paolo Costa, ponendogli all'attenzione che la motivazione/giustificazione della ICCO LOGISTICA srl sarebbe che il terminalista CIA le dovrebbe ancora, dal 31 novembre 2011 ad oggi, circa 187.744, 16 € e la TERMINAL RINFUSE ITALIA spa le dovrebbe, sempre dal 31 novembre 2011 ad oggi, circa 318.578 €.
Vero non vero... sta di fatto che i dipendenti della ICCO LOGISTICA srl sono sistematicamente senza stipendio e senza rimborsi pasto il che e' aggravato dalla precaria condizione di lavoro, cassa integrazione
improvvisa, modifica dei turni di lavoro all'ultimo minuto, assenza di soste e pause ecc.
Tutto questo e' stato segnalato al Prof. COSTA chiedendogli di intervenire... sino ad oggi senza riscontro.
A seguito di questo silenzio e del perdurare della situazione di disagio e di sofferenza dei lavoratori scrivente USB ha contattato telefonicamente il dott. SENSINI, collaboratore del Presidente dell'Autorita' Portuale, il quale ha giustificato l'impotenza dell'Autorita' con il fatto che: “siamo in presenza di una crisi generale mondiale e che gli armatori e le compagnie commerciali che arrivano a Venezia e utilizzano i terminal per movimentare le loro merci non pagano o pagano con gran ritardo esponendo cosi' i terminalisti che a loro volta non onorano le loro competenze nei confronti degli operatori ex art. 16” …. MORALE DELLA FAVOLA PER QUESTO I LAVORATORI NON PERCEPISCONO QUANTO LORO SPETTA!
USB ritiene irricevibile tale giustificazione in quanto e' inimmaginabile che le navi attracchino a Venezia senza pagare preventivamente il pedaggio all'Autorita' Portuale per i servizi messi a disposizione e per le banchine.
Come e' impensabile che, a fronte di eventuali verificate criticita' di liquidita', da parte dei terminalisti l'Autorita' portuale, che rappresenta il Governo a Venezia, a fronte di questa situazione, che
colpisce direttamente l'umanita' che fa funzionare il porto e quindi fa da volano alle attivita' dell'entroterra, non ritenga di predisporre strumenti che assicurino la dignita' i diritti dei lavoratori del porto come, ad
esempio, sospendere nei confronti dei terminalisti, verificata la reale situazione di crisi, quanto l'Autorita' Portuale richiede come canone per le aree di banchina al fine di garantire il salario dei lavoratori.
Visto il senso di latitanza e di impotenza e di insensibilita' dell'Autorita' Portuale che EMERGE DA QUESTO SILENZIO, oltre al fatto che i lavoratori, a questo punto, metteranno in atto tutte le iniziative
opportune per tutelare i loro diritti, come USB invitiamo il Presidente Costa a dimettersi da una carica che, e' un nostro giudizio certamente opinabile ma che riteniamo comunque legittimamente e moralmente dover esprimere pubblicamente, alla fine mostra essere inadeguata a governare le criticita' in ambito portuale e che rischia di essere limitata ad ufficio di esattoria per conto del Governo e/o di mero esecutore di operazioni burocratiche e amministrazione!!