Dodicimila aggressioni certificate ad operatori sanitari e sociosanitari, di cui 3 su 4 a donne, infermieri ed infermiere, assieme a educatori ed educatrici sanitari, che sono le professioni più a rischio (dati Inail 2016/2020).
Come USB in occasione della prima Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, sabato 12 marzo 2022, non possiamo che sollecitare concrete azioni che portino a dare fiducia al SSN pubblico evitando atti di violenza e prevaricazione.
Crediamo che una migliore sanità sul territorio, pubblica, di qualità, con operatori ed operatrici che vivono assieme agli utenti i percorsi di cura e prevenzione, sia uno dei migliori modi per ridare quella fiducia nel SSN, fiducia demolita dalla retorica della malasanità e dalla privatizzazione strisciante figlia della frammentazione regionale del sistema sanitario.
Rafforzare dove sono presenti e creare dove assenti, equipe di psicologi specializzati attivabile a chiamata in caso si percepisca tensione e pericolo, rinforzare il supporto psicologico stabile dei reparti più a rischio, sono gli strumenti necessari ora.
Le assunzioni sono un altro importante passo che permetterebbe di fornire servizi migliori, con personale meno sottoposto a stress lavoro correlato, migliorando il rapporto con l’utenza.
Ci batteremo in tutte le sedi a cominciare dalle RSU che andranno ricreate con le imminenti votazioni del 5/6/7 aprile, fino alle sedi regionali e del ministero, perché questo importante tassello del sistema sia ripristinato e finanziato come doveroso che sia.
Riteniamo che le istituzioni tutte, dal ministero, alle regioni, alle aziende sanitarie, debbano intraprendere - proprio riprogettando e creando le reti territoriali - percorsi di educazione alla salute che facciano comprendere l’importanza del ruolo dei lavoratori sanitari.
Senza passi concreti, non pensiamo che si possa fermare una escalation di violenza alimentata anche da fake news che creano un cortocircuito, generando altra confusione e violenza.
Per USB quando si parla di sicurezza dei lavoratori si parla di sicurezza che va oltre le norme, ma che comprende la sicurezza psicofisica degli operatori. Su questi temi non faremo un passo indietro, sia prima che dopo le elezioni delle RSU.
USB Sanità