c o m u n i c a t o s t a m p a
Roma, 24 ottobre 2012:
Marta è una signora di 68 anni. Casalinga, può contare soltanto su quelle poche centinaia di euro garantite dalla pensione sociale. Aziz, il suo compagno, è un lavoratore precario come ce ne sono tanti: costretto a una paga da fame quando va bene, oppure nulla. Malgrado i sacrifici, Marta e Aziz sono addirittura trent’anni che pagano l’affitto del piccolo appartamento dove vivono, in via dei Ginepri, a Centocelle. Negli ultimi anni, però, la loro situazione è peggiorata. Perché la «crisi» per alcuni è soltanto una parola. Ma per centinaia di migliaia di persone – lavoratori, studenti, disoccupati – come Marta e Aziz significa l’impossibilità di avere in tasca i soldi per mangiare, figuriamoci per pagare l’affitto. È per questo che ora Marta e Aziz si ritrovano a dover fare i conti con uno sfratto esecutivo. Ed è per questo che il 24 ottobre, alle prime luci dell’alba, la porta della casa dove Marta e Aziz hanno sempre vissuto verrà presa di mira dalle forze dell’ordine. Gli uomini in divisa verranno, busseranno e poi – con le buone o con le cattive – Marta e Aziz si ritroveranno per strada: proprio così; le loro poche cose saranno buttate su un marciapiede e due persone anziane saranno ridotte all’assoluta indigenza. Non è certo consolante scoprire che non saranno soli: in Italia, infatti, si eseguono una media di 140 SFRATTI AL GIORNO, e le cifre, data la situazione economica contingente, non fanno altro che peggiorare. È giusto tutto questo? È possibile tollerare oltre che la povera gente venga affamata – e che anche la classe media sia ridotta al lastrico – mentre, soltanto a Roma, giacciono la bellezza di 50.000 case sfitte: il «tesoretto» che garantisce ai soliti speculatori redditi astronomici da accumulare sulle spalle di tutte e di tutti?
Il Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa dice NO: abitare è un diritto che non può essere venduto al miglior offerente né messo in discussione dalle politiche di austerity varate dal governo «tecnico» che sta affamando l’Italia. Per questa ragione il Coordinamento è vicino a chiunque, oggi, stia lottando per dire BASTA SFRATTI – BASTA SGOMBERI. A Milano, dove il 22 ottobre, nel corso di uno sfratto in zona San Siro, l’intervento violento della polizia ha causato quattro feriti. Oppure a Roma, dove proprio in questi giorni i Movimenti per l’Abitare manifestano sotto Montecitorio per chiedere una moratoria sugli sfratti. Affinché sia chiaro che non è possibile ignorare i bisogni di chi sta pagando la crisi sulla propria pelle, il Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa, il 24 ottobre 2012, invita tutte e tutti a partecipare a un PICCHETTO ANTISFRATTO in via dei Ginepri – con la convinzione che, per sconfiggere la crisi e per riconquistare i propri diritti, l’UNICA RICETTA VALIDA SIA LA LOTTA.
www.coordinamento.info
abitare@autistici.org