VENERDì 29 GIUGNO ORE 15:30 SOTTO LA PREFETTURA (PIAZZA ROOSVELT)
I dati che stanno emergendo in questi giorni ci descrivono una situazione che rappresenta una vera e propria emergenza a livello nazionale. Nel 2011 in Italia (si tratta di dati parziali, quindi destinati a crescere) sono state emesse 64.000 nuove sentenze di sfratto, di cui 56.000 per morosità, e sono state 124.000 le richieste di esecuzione forzata.
Questi dati sono la dimostrazione di quello che sosteniamo da tempo: l’attuale legislazione sulla casa, che considera questo bene esclusivamente come fonte di lucro per i proprietari, porta centinaia di migliaia di persone a perdere l’alloggio, a vivere condizioni di precarietà abitativa, a veder negato il diritto all’abitare.
Il 10 giugno persone senza casa e in situazioni di precarietà hanno occupato uno stabile sfitto in via Achillini 1/2. Questo edificio è emblematico di quello che avviene nella nostra città e in tutta Italia: migliaia di alloggi rimangono sfitti e inutilizzati, di fronte a tantissime persone che l’alloggio non ce l’hanno. Lo stabile di via Achillini è vuoto da più di 6 anni e tale rimarrebbe anche negli anni a venire.
Nonostante il tentativo di aprire una trattativa con il proprietario, tentativo cercato anche dal Comune, non si è arrivati fino ad ora alla soluzione del problema. Questa situazione dimostra che oggi è assolutamente necessario utilizzare strumenti che vadano a rendere disponibile l’enorme quantità di costruito che oggi è inutilizzato.
Con questa iniziativa, chiediamo alla Prefettura e al Comune di Bologna di aprire un tavolo che metta in campo delle misure straordinarie, ma oggi più che mai necessarie, in particolare la questione della requisizione e dell’esproprio come strumenti che possono realmente mettere mano all’enorme quantità di alloggi privati sfitti (dalle stime a Bologna sarebbero oltre 10.000) per darli a chi la casa non ce l’ha.
Riteniamo fondamentale aprire anche un percorso di discussione e di iniziativa che vada a mettere in calendario dei temi fondamentali:
– Il blocco dei piani di Alienazione, con cui il Comune sta vendendo enormi quantità di patrimonio pubblico, che invece potrebbe essere utilizzato per dare risposta a chi non ha la casa.
– Un immediato blocco degli sfratti per morosità, per scongiurare emergenze sociali e drammatiche conseguenze per la vita di migliaia di persone. In questi giorni nel Lazio si sta aprendo un tavolo interistituzionale per bloccare gli sfratti degli inquilini degli enti previdenziali, e i dati emersi in questi giorni indicano che è necessario usare questo strumento anche per chi ha uno sfratto dagli alloggi privati. Un blocco degli sfratti che abbia come fine l’abrogazione della legge 431/98 sul libero mercato degli affitti e porti ad una legge sul diritto all’abitare.
As.I.A. USB
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