Lavoratori,
dopo la perdita del diritto alla mensa, dopo i tagli al dispositivo di soccorso, la nuova tendenza è quella di ledere i diritti al congedo, utili per un recupero psicofisico del personale.
I congedi sono un diritto IRRINUNCIABILE e NON MONETIZZABILE, debbono per legge essere usufruiti entro l’anno di competenza, fruibili in periodi compatibili con le esigenze di servizio TENUTO CONTO DELLE RICHIESTE DEL DIPENDENTE, e solo per indifferibili esigenze di servizio (calamità) o per documentate esigenze personali (malattia prolungata) possono protrarsi nell’anno successivo.
In base alle normative vigenti ha diritto ad assentarsi per congedo il 20% del personale, al netto delle assenze per salto programmato. Secondo i calcoli di questa O.S. essendo presenti circa 50 unità in turno a cui vanno estrapolate le 6/7 unità in salto programmato rimangono a conteggio circa 43 unità, il 20% di queste unità ha diritto ad assentarsi per congedo (o malattia), quindi circa 8 unità a turno hanno diritto al congedo.
Attualmente questa amministrazione, per sue carenze che fa ricadere sui lavoratori, concede i congedi a pochissime unità, senza neppure provare a recuperare le risorse per sopperire alla cronica carenza di personale presente al comando.
Invitiamo il personale a farsi sentire ed ad unirsi alla lotta per recuperare i diritti prima che anche questi vengano svenduti come il diritto alla mensa.
USB l’unica sigla ad esporre questo problema prima in riunione (verbale in allegato 8 marzo ’18) poi con sollecito scritto (21 marzo ’18), è a disposizione di tutti coloro che vogliono rimostrare la propria incazzatura all’amministrazione.
USB IL SINDACATO CHE C’E’, E NON CI FA