Il 16 ottobre 2018 l’Assessore al Dipartimento Politiche alla Persona annunciava lo stanziamento di 3 milioni e 600 mila euro a favore di nuclei familiari con persone disabili, peraltro senza citare il provvedimento adottato.
A seguito di tale comunicazione, tutti i soggetti interessati si adoperavano per essere informati sulle modalità di accesso a tali finanziamenti, a seguito delle aspettative create, che in seguito, si sono rivelate fasulle.
Riteniamo inaccettabile che vengano create illusioni e false aspettative, in particolare verso persone già svantaggiate e fragili, non solo sotto l’aspetto psico-fisico, ma anche riguardo quello economico. In tal senso è del tutto superfluo ricordare gli svantaggi e le difficoltà che incontrano le persone con disabilità e le rispettive famiglie.
Ritornando al suddetto provvedimento amministrativo, dopo accurate ricerche si è finalmente giunti in possesso della Deliberazione di Giunta n. 1100 del 30 ottobre 2018, che approvava la “DGR 1037/2018. Direttiva regionale per la concessione di contributi ai nuclei familiari delle persone con disabilità gravissime (art. 3 del D.M. 26 settembre 2016 ed art. 2 del D.M. 7 settembre 2017. Correzione errori materiali”. Pareva, quindi, che tutto fosse risolto: ma non è così.
A distanza di cinque mesi la vicenda è ancora irrisolta, in quanto pare che nessun comune, capofila dei rispettivi Ambiti Territoriali, abbia emanato alcun avviso pubblico per la presentazione delle domande e delle procedure al fine della concessione dei contributi agli aventi diritto.
Ai numerosi cittadini che si rivolgono ai Comuni, viene comunicato genericamente che gli stanziamenti sono bloccati per motivi burocratici: non c’è alcuna risposta esaustiva su quali siano le reali motivazioni, e tale situazione rischia di apparire come un pasticcio pre-elettorale. E i dipendenti comunali costretti a subire le proteste.
USB, dunque, chiede di accelerare l’iter attuativo dei provvedimenti approvati, attraverso un immediato coinvolgimento di tutti gli enti e le strutture interessate all’attuazione della misura prevista. Non possiamo accettare che si speculi sulle persone; a maggior ragione se si tratta di categorie fragili e svantaggiate.