Il giudice Caprino, martedì scorso, ha emesso sentenza favorevole al ricorso di due abitanti delle torri di Zingonia, che si erano visti negare il rilascio della residenza da parte del sindaco Bagini.
Il sindaco di Ciserano, lo scorso aprile, ha promulgato un'ordinanza che blocca il rilascio di certificati di residenza all'interno dei sei condomini di Zingonia, ufficialmente per motivi di antigienicità delle parti comuni, ma in realtà per poter proseguire nel piano di demolizione delle torri (come dichiarato dal vicesindaco Cattaneo in un incontro con il comitato).
È infatti previsto che i residenti dei condomini Anna e Athena siano ricollocati in alloggi ALER, ma si badi bene solo i residenti: chi infatti abita nelle torri ma non ha mai ricevuto nel corso degli anni, nonostante i ripetuti tentativi, certificati di residenza, non risulta nell'elenco delle persone da ricollocare.
Meno persone da ricollocare, più facile il compito di ALER.
Semplice no? Semplicissimo, a parte il piccolo fatto di passare sopra i diritti fondamentali delle persone, quali appunto il diritto alla residenza, pur di ottenere la demolizione delle torri per la costruzione di parcheggi e strutture commerciali. Non stiamo parlando di qualche caso isolato, ma di decine di abitanti a cui non è stata rilasciata la residenza, abitanti che oltre quindi a non essere inseriti nel piano di ricollocamento, hanno subito pesanti disagi, quali l'impossibilità di accedere alle cure di un medico di base, giusto per citarne uno.
Ma questa sentenza ha un altro aspetto di fondamentale importanza: essa sancisce l'illeggitimità dell'operato del sindaco Bagini, che, con questa ordinanza, è perfino andato contro lo stesso Consiglio di Stato, pur di conseguire i propri obiettivi.
Lo stesso comportamento adducibile a chi, come Infrastrutture Lombarde spa, società della Regione Lombardia, redige, approva e finanzia un piano che prevede la demolizione di abitazioni private senza nemmeno degnarsi di comunicarlo ai proprietari. Siamo ormai a fine settembre 2013, la demolizione è prevista per il 2014, e ancora nessuna offerta non solo non è stata formalizzata, ma nemmeno presentata ufficialmente.
Tornando alla questione dei certificati di residenza, oggi scade l'ordinanza che ne blocca il rilascio, e il sindaco Bagini si troverà di fronte ad una scelta: prolungare l'ordinanza, ricorrendo in appello contro la sentenza del giudice a spese dei contribuenti di Ciserano, solo per prendere tempo sapendo già di essere nel torto, o rispettare la sentenza ed agire di conseguenza.
Ad un sindaco che parla di integrazione e rispetto delle regole agli incontri del suo partito (PD) la scelta non dovrebbe risultare troppo difficile.
Comitato Residenti delle Torri di Zingonia