L'ipotesi di accordo quadro firmata il 10 dicembre non è chiara.
Si parla inizialmente di ricadute occupazionali per 95 dipendenti Billa e 97 dipendenti Padua Servizi, totale 192.
Ma nel testo Padua Servizi garantisce la ricollocazione di 22 lavoratori, Billa “si impegna a compiere ogni ragionevole sforzo” (??? e se gli sforzi non riescono cosa succede ???) a ricollocare 30 lavoratori, Provincia e Comune si impegnano a un generico confronto presso il gruppo Alì per 4 lavoratori.
Totale 56 (nella migliore delle ipotesi). Se queste ricollocazioni riguardano solo la logistica gli esuberi sono 41 e non 30 come invece recita l'accordo.
Ma allora in questo caso l'ipotesi di accordo non considera la sorte di tutti i dipendenti Billa?
Inoltre tutto il ragionamento sugli incentivi per chi eventualmente decidesse di accettare il licenziamento allude a cifre che all'oggi i lavoratori non conoscono. Come è possibile decidere di accettare una ipotesi di accordo senza conoscere queste cifre?
Questa ipotesi di accordo va respinta chiedendo di riaprire il tavolo di trattativa per chiarire e sciogliere i punti che abbiamo indicato, facendo partire nel frattempo le procedure per gli ammortizzatori sociali.
Invitiamo i lavoratori a non farsi dividere. La soluzione è per tutti o non è una soluzione. La forza dei lavoratori sta nella loro unità.
UNIONE SINDACALE DI BASE – LAVORO PRIVATO PADOVA