L’Unione Sindacale di Base aderisce al presidio di venerdì 5 giugno a Roma, alle ore 17.30 a piazza Barberini, indetto da un vasto arco di forze e invita tutte le strutture territoriali a mobilitarsi nello stesso giorno a sostegno della rivolta del popolo negli Stati Uniti.
Il 25 maggio George Floyd è stato assassinato “per sospetto uso di banconota falsa” mentre compie il semplice gesto di acquistare un pacchetto di sigarette. Da quella sera la parte migliore degli Stati Uniti è in rivolta e come sempre l’unica risposta ricevuta è un incremento della repressione e l’intensificarsi delle minacce governative a chiunque provi ad alzare la testa. Anziché punire i colpevoli dell’omicidio di George Floyd il governo Trump annuncia l’impiego dell’esercito e l’incremento delle forze di polizia per “arginare” le proteste.
Ma le rivolte s’inseriscono nella crisi sociale e economica di un paese travolto dell’emergenza Covid-19 a causa della disastrosa gestione del governo Usa e mettendo a nudo, qualora ce ne fosse ancora bisogno, una società razzializzata con gravissimi processi di esclusione sociale di un pezzo di popolazione e con un modello produttivo in crisi e non più riformabile.
Tutte le organizzazioni sindacali di classe devono essere protagoniste nella lotta per la giustizia sociale, l'uguaglianza, contro l'oppressione dello Stato, e per questo l’USB è complice e solidale con il popolo in lotta negli Stati Uniti.
Unione Sindacale di Base