Si è svolto questa mattina il presidio degli abitanti resistenti per impedire lo sfratto di Massimo alla Magliana. Già dalle prime ore, insieme ai numerosi abitanti resistenti, sono state presenti le telecamere delle Iene e de La7 insieme a giornalisti, forse questo è il segnale che le battaglie degli ultimi mesi stanno rompendo il muro del silenzio che offusca il dramma della casa. Al picchetto ha partecipato anche il Consigliere Regionale Luigi Nieri, primo firmatario della mozione regionale a sostegno della battaglia degli inquilini, di cui riportiamo il comunicato stampa.
La numerosa presenza di persone solidali con chi subisce gli effetti dei primi processi di dismissione speculative dei fondi pensione (ex Banca di Roma ora Unicredit) ha scongiurato per oggi l'intervento delle forze dell'ordine e quindi l'Ufficiale Giudiziario ha concesso una proroga di soli 21 giorni.
L'ASIA-USB e gli abitanti resistenti si danno di nuovo appuntamento sotto la casa di Massimo per il giorno 26 novembre, data del prossimo accesso per l'esecuzione dello sfratto e non intendono attendere restando immobili le iniziative - già tardive - del Parlamento. Proprio mentre eravamo al presidio in via dell'Imbrecciato è arrivata la notizie che anche per questa settimana salta la votazione delle mozioni presentate sulla moratoria di tutti gli sfratti, degli aumenti degli affitti e delle dismissioni speculative.
COMUNICATO STAMPA
DECINE DI INQUILINI AL PICCHETTO PER IMPEDIRE LO SFRATTO DI MASSIMO ALLA MAGLIANA
NON CI RESTA CHE RESISTERE!
L’assoluta lentezza con la quale il Parlamento e il Governo stanno affrontando l’emergenza sfratti è quantomeno irritante. Che un provvedimento efficace contro gli sfratti e anche per le morosità incolpevoli sia sulla bocca di tutti non vale come soluzione, perché mentre continua la discussione nelle stanze dei partiti che sostengono il governo Monti e nelle aule di Montecitorio - non è dato sapere quando arriverà un decreto utile - gli sfratti proseguono e coinvolgono tantissime famiglie.
Ancora una volta questa mattina in via dell’Imbrecciato a Roma decine di inquilini e abitanti resistenti si sono radunati per difendere dall’accesso dell’Ufficiale Giudiziario, Massimo, che vive in un alloggio ex Banca di Roma, oggi Unicredit, una delle prime vittime delle dismissioni speculative dei fondi pensione.
La presenza del picchetto ha fatto sì che l’esecuzione sia stata rinviata al 26 novembre 2012, pochi giorni di tranquillità dunque e poi di nuovo preoccupazioni e tensioni in attesa del giorno x, con la paura che arrivi la forza pubblica e che ci si ritrovi a vivere in strada.
Questo stillicidio è inaccettabile, anche perché con la seconda rata dell’Imu e le nuove rendite catastali, con tutta probabilità si profilano all’orizzonte nuovi aumenti d’affitto e dunque nuove morosità e diversi sfratti.
I provvedimenti che giacciono in parlamento dunque sono indispensabili per bloccare la situazione e avviare nuove politiche abitative degne e pubbliche. In questo senso i sindacati che hanno firmato accordi capestro dovrebbero rompere gli indugi e dare battaglia, invece di continuare a difendere ciò che non può essere difeso e che anzi sta provocando sfratti e disagi notevoli.
L’AS.I.A./USB non intende mollare e non vuole lottare per avere provvedimenti placebo. Per questo riteniamo utile organizzare i picchetti di autodifesa e la mobilitazione che sappia inchiodare forze politiche e governo alle sue responsabilità. Lanciamo quindi per la prossima settimana una catena umana che dal Campidoglio passi sotto la Prefettura e arrivi in Parlamento.
5 novembre2012
ASIA-USB
COMUNICATO STAMPA
Casa; Nieri (Sel): “Evitato sfratto alla Magliana. Se Governo non interviene sarà catastrofe sociale”
“Questa mattina moltissime famiglie e persone senza casa hanno dato vita a un presidio in via dell’Imbrecciato, in zona Magliana, contro uno sfratto da uno degli immobili degli Enti Pubblici privatizzati e messi in mano alla speculazione. Si tratta di un caso emblematico poiché vittima della procedura di sfratto è un cittadino di quella che si potrebbe definire ‘classe media’, anch’essa ormai colpita dalla crisi economica e dall’assenza di adeguate politiche abitative da una parte e dall’altra dalla speculazione immobiliare e dalla restrizione del credito da parte dei circuiti bancari. Solo pochi giorni fa avevamo ricevuto una garbata lettera da parte del signor C.M., impiegato pubblico, il quale ci ha raccontato, con preoccupazione, le vicissitudini attraversate dopo la cessione ai privati del proprio alloggio che faceva parte del Patrimonio del Fondo Pensioni Banca di Roma. Per fortuna, grazie al presidio di questa mattina, lo sfratto per oggi è stato evitato, ma tra 20 giorni per il signor M. il problema si ripresenterà drammaticamente”. E’ quanto dichiara Luigi Nieri, Capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà nel Consiglio regionale del Lazio.
“Ma la storia di C.M. è comune a quella di migliaia di cittadine e cittadini che rischiano di restare senza un alloggio da un momento all’altro, a causa delle decisioni degli ex Enti Pubblici che continuano a operare dismissioni a prezzi di mercato e ad aumentare gli affitti fino a cifre insostenibili per gli inquilini – aggiunge Nieri – Il Parlamento e il Governo, nonostante la grande battaglia che stanno conducendo movimenti per la casa e sindacati come l’Asia Usb, continuano a non fornire risposte sulla richiesta di blocco degli sfratti, degli aumenti degli affitti e del caro mutui. Sfrattare oggi una famiglia significa condannarla alla disperazione, poiché il mercato immobiliare, come quello del credito, sono ormai inaccessibili”.
“Continueremo a stare al fianco di tutti coloro che rischiano di perdere l’alloggio e in difesa di un diritto sacrosanto come quello all’abitare. La Giunta Polverini ha disatteso la mozione proposta da Sinistra Ecologia Libertà e approvata dal Consiglio regionale, che impegnava il governo regionale a richiedere al Governo la convocazione di un tavolo interistituzionale tra i Ministeri competenti, Regione, Comune di Roma sul tema dell’emergenza abitativa e sugli alloggi degli Enti Pubblici. Ora ci aspettiamo un segnale concreto da parte del Governo e del Parlamento – conclude Nieri”.