Questa mattina, in occasione della votazione del bilancio di previsione 2009 del Comune di Bologna, alcune lavoratrici e lavoratori delle RdB/CUB, hanno interrotto la seduta del consiglio comunale per consegnare 5 simbolici regali natalizi a tre componenti della giunta e a due consiglieri comunali.
Non si scambi l’ironia del gesto per la fine di un percorso di lotta contro le politiche di questo contenute in questo bilancio che invece riprenderà già dalle prossime settimane.
I REGALI E LE MOTIVAZIONI:
AL SINDACO SERGIO COFFERATI
che l’11 novembre 2005 presentava il suo programma per Bologna dove si leggeva :
“L’utilizzo indiscriminato ed ingiustificato di lavoro precario e irregolare devono costituire titoli di sfavore per le imprese che richiedono sovvenzioni e contributi o che intendono avere rapporti di fornitura con le pubbliche amministrazioni e le loro aziende”;
“Gli enti locali devono e possono costituire un riferimento fondamentale per contrastare la tendenza ad una progressiva precarizzazione del mercato del lavoro, promuovendo attività economiche altamente qualificate, di ricerca, innovazione e sviluppo, ed in questo favorendo le iniziative di imprenditoria giovanile, sapendo che è sulla qualità che si gioca il nostro futuro”;
“La spesa sociale non è un inutile “fardello” che è possibile scaricare dai bilanci degli enti locali: un forte investimento pubblico è necessario per garantire a tutte le cittadine e i cittadini le prestazioni essenziali, per dare sicurezza agli anziani, opportunità ai più giovani, benessere e qualità alla vita di tutti”;
“Occorre combattere la rendita fondiaria speculativa, che rappresenta oggi il vero freno alla trasformazione del territorio, e perciò destinare prioritariamente il patrimonio immobiliare e fondiario di proprietà pubblica alla realizzazione di residenze a basso costo”;
“I servizi agli anziani, all'infanzia, alla famiglia, sanitari, per l'accoglienza, per l'handicap, per il diritto alla casa e alla sicurezza, devono ridiventare centrali nel progetto di vita comune della nostra città. La nostra azione di governo dovrà innanzitutto essere orientata verso l’obiettivo di rilanciare il welfare locale come motore per lo sviluppo della città”;
REGALIAMO UNA BELLA BUGIA IN CERAMICA!
Fra qualche tempo potrà così romanticamente rileggersi al lume di candela il suo programma elettorale e le sue tante promesse non mantenute.
ALL’ASSESSORA VIRGILIO,
all’esponente di quella sinistra salottiera bolognese detta anche sinistra dell’happy hours, a cui piace infinitamente discettare davanti ad un aperitivo e dei salatini, dei diritti delle donne e della giusta lotta in difesa dell’istruzione pubblica,
che,
finito l’Happy Hours, deve fare i conti con la realtà del lavoro precario femminile se la da a gambe farfugliando motivazioni incomprensibili,
che,
quando deve aprire dei nuovi asili nido lo fa solo se sono rigorosamente a gestione privata;
le lavoratrici precarie del comune di Bologna hanno deciso di regalarle un bel set di bicchieri da aperitivo, non di vetro ma di plastica così che la “femminista dell‘happy hours” possa tenere sempre in mano qualcosa di precario!
ALL’ASSESSORE VIRGINIO MEROLA,
All’assessore che durante la campagna elettorale in occasione delle primarie ha parlato e scritto su tutto, ad eccezione dell’emergenza abitativa e della speculazione immobiliare, vorremmo sommessamente ricordare che lui è (anche) l’assessore alla casa.
Vorremmo ricordargli che c’è un aumento vertiginoso di richieste di case popolari di contributo per l’affitto e di intervento dell’assistenza sociale;
che ci sono, ad oggi, circa 7000 domande che attendono l’assegnazione di una casa popolare, ma il numero di alloggi disponibili è assolutamente esiguo, ogni anno vengono assegnate circa 400 alloggi;
che a fronte di un tale divario tra domanda e offerta non solo non si prevede l’ampliamento del patrimonio immobiliare pubblico, ma si calcola di recuperare solo 243 alloggi degli oltre 800;
che gli alloggi da ristrutturare potrebbero prevedere l’utilizzo di bandi di autorecupero, e che questo è previsto solo per 50 alloggi; ecc..,ecc… ecc….
Gli regaliamo un modellino (scala 1/1000) delle abitazioni che con queste politiche la sua giunta è in grado di assegnare a (pochi) senza casa!
Altri modellini analoghi si possono ammirare nei vari presepi della nostra città, basta guardare dove trovano riparo il bambino e l’asinello.
AL CONSIGLIERE DEL PRC SCONCIAFORNI
che,
in vista della campagna elettorale che lo vedrà impegnato a sostegno del candidato a sindaco Flavio Del Bono, ha deciso di non votare contro il bilancio ma di astenersi,
gli regaliamo una bella confezione di colla vinilica molto utile per non separarsi da quella poltrona a cui tiene tanto!
Siamo sicuri che il nostro valoroso paladino dei più deboli, negherà l’esistenza del patto con il candidato sindaco ma ciò che lo tradisce, oltre ad un innaturale rossore che sorge ogni qual volta racconta una bugia, è il rapporto di amorosi sensi che intercorre tra il suo partito e lo stesso Del Bono nella giunta regionale.
Gli doniamo quindi anche un bel paio di forbici (rosse) da regale a sua volta al suo candidato a sindaco, il quale potrà utilizzarle per tagliare quelle inutili spese di bilancio relative alla gestione dei servizi pubblici come già ha fatto con le farmacie comunali e che ha continuato ad utilizzare a piene mani durante tutta la sua esperienza regionale!
Tranquillo Sconcia, i tagli li potrai sempre declinare come “razionalizzazione delle spese”, “valorizzazione del privato sociale” “diminuzione degli sprechi” e potrai sempre dire che la colpa è di Berlusconi…………..
ALLA CONSIGLIERA DEL PD ELISABETTA CALARI
per la disponibilità, in quanto presidente della cooperativa Altercoop, nell’affittare le proprie socie lavoratrici al Comune di Bologna, sorvolando generosamente sui diritti (delle lavoratrici) e sui doveri (di una cooperativa di tipo b),
regaliamo una bella IPER-PRECARI CARD da utilizzare per l’affitto di 10 lavoratori!
Nel retro della card troverà l’elenco di tutte le agenzie interinali presenti sul nostro territorio nelle quali potere utilizzare la card.