Oltre il 60% dei tranvieri bolognesi, dai primi dati ricevuti, ha partecipato oggi allo sciopero indetto da USB Lavoro Privato dalle 10 alle 14.
Contro il disinteresse di Tper, del Comune di Bologna e dell’Agenzia della Mobilità di fronte al crescente disagio dei lavoratori oggi gli autisti si sono fermati denunciando la situazione insostenibile in cui lavorano.
Un servizio messo a rischio da percorrenze inadeguate, da mezzi vecchi e maltenuti, con corse in continuo ritardo la cui responsabilità viene rimpallata come in un gioco a scaricabarile fra Istituzioni, azienda e Organi competenti a garantire la qualità del servizio per i cittadini.
I passeggeri si lamentano (giustamente), ma rivolgendo solo al personale tutte le loro pur legittime lamentele, gli autisti stanno diventando il bersaglio degli errori, delle irresponsabilità, del disinteresse di chi dovrebbe tutelare il loro lavoro e il servizio.
La privatizzazione dei rapporti dell’azienda con le Istituzioni ha portato Tper a guardare solo a come speculare sui finanziamenti e sui costi del personale, e le condizioni di lavoro di chi guida i bus sono diventate insostenibili.
Temi come la sicurezza, il rispetto della dignità del lavoro, il rispetto dei cittadini che vogliono avere autobus decorosi e in orario, sono scomparsi dall’agenda aziendale.
Questa situazione causa l’aumento di stress, malattie e inidonei, che per Tper non sono problemi da affrontare con grande attenzione, ma solamente costi da eliminare.
Con questa logica Tper agisce, puntando ad aumentare ancora l’orario di lavoro di una categoria già al limite, castigando chi per gravi patologie non è più in grado di guidare il bus, vietando al personale di riunirsi in assemblea, sanzionando chi non si allinea supinamente.
Sono le ragioni, che riguardano da vicino i cittadini e gli utenti, per cui oggi i tranvieri hanno scioperato.
Occorre che a Bologna si apra un grande confronto sulla mobilità e su come viene gestito il Trasporto Pubblico, di questo oggi i tranvieri si sono fatti carico.
Chiederemo a cittadini e utenti sostegno, per avere finalmente ascolto da Comune, dalla Regione, e da una azienda finora completamente sorda.
USB Lavoro Privato