USB Scuola aderisce alle mobilitazioni studentesche contro l'alternanza scuola-lavoro, contro il Pcto e contro un modello di formazione professionale che invece di trasmettere conoscenza e potenziare le attitudini degli studenti li educa ad abituarsi a un mondo del lavoro in cui saranno sfruttati, sottopagati e costretti a rischiare la vita ogni giorno.
Dal 1 gennaio 2021 a oggi, l'Italia può vantare, infatti, la cifra record di 1405 morti sul lavoro, frutto di una politica che, in nome della logica del profitto, schiaccia i più deboli e sacrifica la tutela della salute del lavoratore (e dello studente in stage o in alternanza.)
Studenti di quindici anni come Lorenzo non possono essere mandati allo sbaraglio, senza aver completato gli studi, da soli o con un tutoraggio saltuario, in aziende che non praticano la sicurezza sul luogo di lavoro e non prestano alcuna attenzione al percorso formativo dello studente, che, è bene ricordarlo, non va a fare il Pcto per lavorare gratis ma, al contrario, perché venga praticato e rispettato fino in fondo il proprio diritto allo studio. Un diritto purtroppo vincolato, nella scuola pubblica, alla famigerata Legge 107, che ha creato definitivamente la scuola della competenza e dell'alternanza, e della subalternità alle imprese.
Per questo ci schieriamo insieme alle studentesse e agli studenti per l'abolizione dell'Alternanza scuola lavoro, rivendicando una scuola realmente inclusiva, sicura e senza sfruttamento.
A seguito del presidio ci sposteremo sotto la Prefettura in piazza Roosvelt per sostenere lo sciopero della sanità e la giornata di mobilitazione nazionale contro il governo.