I lavoratori agricoli del Foggiano manifestano giovedì 6 giugno per reclamare diritti sindacali, rispetto delle norme contrattuali e soluzioni abitative. Le indegne condizioni di miseria e sfruttamento dei braccianti sono sotto gli occhi di tutti e nulla cambia negli anni, di qualunque colore sia il governo in carica. Dopo le stragi di braccianti della scorsa estate il ministro Di Maio aveva preso a settembre un impegno preciso per l'attivazione di un tavolo per la riorganizzazione di tutta la filiera agricola italiana, governata dalle imposizioni della Grande Distribuzione Organizzata, che continua a generare miliardi di euro sotto la bandiera del "made in Italy".
Questa ricchezza non trova riscontro nelle condizioni dei lavoratori della terra, indipendentemente dalla loro provenienza geografica. Ne sono la prova le condizioni di miseria, sfruttamento e vulnerabilità abitativa e lavorativa in provincia di Foggia, a Borgo Mezzanone, San Severo, Manfredonia, Cerignola, Lucera, ecc...
Migliaia, uomini e donne, si spaccano la schiena dall'alba al tramonto nei campi, venendo spogliati della condizione di lavoratori perché "migranti o rifugiati", come dimostra la decisione dei Ministero del Lavoro di affidare la pratica alla Direzione generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione.
Niente più che braccia da lavoro, senza rispetto della dignità e dei diritti. I lavoratori agricoli oggi dicono basta e lo urleranno a gran voce giovedì: non vogliono più essere trattati come oggetti ad uso e consumo di chi sfrutta o specula sulla loro condizione economica e sociale.
Manifesteranno per la riconquista dei diritti sindacali, abitativi, previdenziali e della sicurezza sul lavoro, per chiedere il rilascio del permesso di soggiorno al fine di uscire dall'invisibilità imposta: sarà una manifestazione in ricordo dei tanti braccianti morti nella filiera agricola, italiani o migranti.
Chiediamo che la dotazione finanziaria comunitaria della Regione Puglia pari a oltre 1.637.880.991,74 euro per il Piano di Sviluppo Rurale Puglia 2014 – 2020 sia destinata anche all'inclusione sociale, alla riduzione delle povertà e allo sviluppo economico delle aree rurali e che le somme siano erogate solo a chi realmente rispetta le norme contrattuali.
Non chiediamo carità ma diritti a prescindere dalla nazionalità e dal colore della pelle!
Vogliamo vivere in condizioni umane, in prossimità dei luoghi di lavoro!
Chiediamo il pieno rispetto delle norme contrattuali!
Chiediamo rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno in tempi certi!
Per la rottura del vincolo permesso di soggiorno/contratto di lavoro e residenza!
Per il diritto all'iscrizione anagrafica!
Manifestazione a Foggia giovedi 6 giugno
appuntamento alle ore 10 davanti alla stazione ferroviaria
Coordinamento Lavoratori agricoli USB Foggia
Federazione USB Foggia