Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Pubblico impiego

BUONO PASTO O CARTA STRACCIA?

Roma,

Sono passati solo pochi mesi da quando il Ministero dello Sviluppo Economico, con decreto del 7 giugno 2017, n.122, ha regolamentato la fruizione dei buoni pasto presso gli esercizi commerciali ed ha stabilito le linee guida degli accordi che devono essere stipulati tra le società di emissione dei buoni pasto e i titolari degli esercizi convenzionati, e già si registrano su tutto il territorio nazionale difficoltà da parte dei lavoratori nell’utilizzo dei buoni pasto.

Ultimamente si è verificato che diverse aziende fornitrici dei buoni pasto, sia cartacei che elettronici, non abbiano pagato gli esercenti nei tempi stabiliti dagli accordi, o abbiano applicato una spesa di commissione più alta di quella stabilita. I titolari degli esercizi commerciali, dal canto loro, non vedendosi riconosciuto il loro compenso, si sono rifatti sull’utenza non accettando i buoni pasto o limitandone la loro fruizione. I lavoratori, non vedendosi accettati i buoni, si sono così ritrovati tra le mani inutili foglietti di carta.

Ricordiamo che il decreto citato stabilisce che i buoni pasto possono essere utilizzati non solo presso le mense aziendali ed interaziendali, i supermercati, i bar e i mercati e che si possono utilizzare fino a otto buoni pasto nell’ambito della stessa spesa.

Nelle scorse settimane le società fornitrici di buoni hanno incontrato diverse amministrazioni pubbliche, fornendo rassicurazioni e promettendo un rientro nella normalità entro il mese di febbraio, ma continuano a pervenirci segnalazioni di problemi nella fruizione da tutta Italia. Non ci interessa entrare nel merito della querelle tra aziende fornitrici, esercenti e Amministrazioni.

Quello che ci interessa è che ai lavoratori sia garantita la fruibuilità dei buoni pasto e il Ministero dello Sviluppo Economico deve esserne garante!

A breve si andrà ad una nuova assegnazione del servizio dei buoni pasto, sempre con procedura Consip. USB chiede che siano previste pesanti penali economiche qualora si dovesse riscontrare un nuovo blocco del funzionamento del servizio di ricezione dei buoni pasto, come avvenuto in queste settimane: i lavoratori vanno tutelati e non devono essere il capro espiatorio di speculazioni o di eventuali ritorsioni economiche tra società.

Esecutivo Nazionale USB PI