In occasione del Consiglio Nazionale dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), tenutosi a Lamezia Terme, un gruppo di lavoratori dell’Agenzia del Territorio, appartenenti a RdB - USB, ha distribuito ai sindaci convenuti da tutta Italia, un documento contro il decentramento catastale.
In particolare al Sindaco di Torino che ha presieduto l’Assemblea la delegazione di RdB - USB ha spiegato i motivi per cui la lotta all’illegalità passa anche attraverso un controllo puntuale di tutto il territorio che può essere realizzato solo in maniera uniforme e congiunta e attraverso organismi nazionali con forti poteri di garanzia e unitarietà.
La frammentazione dei controlli, chiesta dall’ANCI, porterebbe come risultato disparità e favoritismi, nei quali la malavita si insinuerebbe facilmente.
Questo il testo del volantino distribuito ai sindaci presenti al convegno:
Per combattere la mafia occorre coordinare gli interventi.
L’Organizzazione sindacale RdB - USB sostiene l’iniziativa “Tutti i Comuni contro le mafie” organizzata dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e sottolinea l’importanza di allargare questa collaborazione con tutte le pubbliche Amministrazioni del territorio, al fine di creare una fitta rete che possa far quadrato intorno al fenomeno mafioso che da troppo tempo attanaglia l’Italia intera.
Per questo occorre intervenire su più fronti combattendo ogni tipo di “piccola” e grande illegalità. L’Agenzia del Territorio, grazie a forti investimenti, ha effettuato un lavoro capillare per scovare gli abusi edilizi presenti sul territorio e per i fabbricati rurali che hanno perso i requisiti.
In quest’ottica il decentramento delle funzioni catastali ai Comuni, chiesto dall’ANCI, non ha senso, anzi rischia di indebolire proprio la lotta all’illegalità che necessita di mezzi sofisticati e controllo puntuale del territorio che può essere realizzato solo in maniera uniforme e congiunta e attraverso organismi nazionali con forti poteri di garanzia e unitarietà.
Cercare di spezzettare le funzioni catastali e l’intera macchina fiscale, provocherebbe pericolosi e deboli personalismi di facile preda dei poteri forti, delle lobby e della malavita.
L’Agenzia del Territorio e, più in generale, le agenzie fiscali, stanno dimostrando con i fatti di essere un organismo statale importante, presente sul territorio e capace di difendere il ruolo nazionale di controllo ed equità fiscale affidatogli dallo Stato.
Frazionare i servizi oggi significherebbe indebolire lo Stato. Chiediamo quindi che non solo non si dividano le forze ma che si lavori per aumentare la cooperazione tra chi ha il compito di vigilare il territorio.
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