Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Altri Enti Locali Comunicati nazionali Camere di Commercio

Camere di Commercio. MERCANTE IN FIERA

Nazionale,

In allegato il volantino

Dopo che le Camere di Commercio hanno aumentato del 47% gli interventi economici a favore delle imprese il Governo Renzi vuole tagliarle!

 

Gli interventi in sostegno alle produzioni locali, l’accesso al credito per le micro, piccole e medie imprese, il supporto all’internazionalizzazione e regolazione del mercato sono una parte di quello che facciamo noi, lavoratori delle Camere di Commercio, con la nostra attività quotidiana, unitamente al lavoro di chi opera nelle aziende speciali e alla galassia delle partecipate (spesso strumento di sostegno allo sviluppo di molte iniziative locali).

 

Con l’art. 28 del decreto legge n°90/2014 si taglia del 50% il diritto annuale pagato dai soggetti iscritti al Registro delle Imprese delle Camere di Commercio che costituisce una determinante fonte finanziaria per il sistema camerale, mentre con l’art. 9 del DDL di riforma della PA si prevede il trasferimento delle competenze e della gestione del registro delle imprese al ministero dello sviluppo economico.

 

Così da una parte ci saranno meno risorse e dall’altra si perderà il bagaglio di conoscenza e di preparazione del personale, che ci permette di essere modello per gli altri paesi europei.

 

La rapida e efficiente informatizzazione, l’elevata professionalità del personale e le disponibilità economica hanno permesso in questi anni di garantire l’interesse dei sistemi imprenditoriali locali.

 

Una piccola spesa, il costo delle camere di commercio rappresenta lo 0,2% dell’intero costo del personale pubblico, a fronte di un grande risultato economico: il Sistema camerale ha aumentato del 47% l’ammontare degli interventi economici a favore delle imprese italiane [studio CGIA di Mestre].

 

NO allo perdita del patrimonio di conoscenza e di redditività complessiva delle Camere di Commercio, a partire dalla possibile perdita di 2600 posti di lavoro.


SI alla salvaguardia di tutti gli occupati del sistema camerale, al mantenimento del tributo alle Camere di Commercio totalmente finalizzato a sostenere le nostre produzioni in Italia e all’estero. Si ipotizzi invece la riduzione di altre imposte come ad esempio l’imposta di bollo o dell’IRAP.

 

USB invita i Lavoratori e le Lavoratrici di questo settore a non piegarsi allo smantellamento dei servizi pubblici messo in atto dal Governo Renzi a partire dall’eliminazione delle province (con 6000 esuberi e 8000 persone in mobilità coatta).

 

Respingiamo la conversione in legge del D.L. 90 inviando una mail a tutti i parlamentari collegandosi a questo link:

pubblicoimpiego.usb.it/index.php

Costruiamo in ogni sede camerale la cellula sindacale USB, per salvaguardare dignità, salario e diritti.

INSIEME SI PUO’, UNITI POSSIAMO VINCERE!