Provvedimenti di cassa integrazione, licenziamenti,aziende che non pagano gli stipendi, sono solo alcuni dei tentativi messi in campo per smantellare il trasporto pubblico in Campania.
L’EAV, azienda regionale del trasporto, all’indomani delle proteste dei lavoratori ha diffuso alcuni comunicati ai quotidiani e media regionali e non, dove indica la strada a partire proprio dall’EAV stesso.
Snellimento degli organici, ammortizzatori sociali, fusione per incorporazione delle aziende su ferro controllate ed infine, partenza delle gare per il mese di maggio 2012.
Nell’articolo apparso sul quotidiano Repubblica, si indicano anche alcuni nomi di possibili acquirenti, Montezemolo con la sua cordata o la francese RATP di totale proprietà dello stato francese per l’esercizio ferroviario e ANSALDO per la manutenzione.
Tutto ciò potrebbe anche essere vero, ma siamo anche convinti che lo sfascio in cui sono ridotti i trasporti in Campania farà allontanare possibili acquirenti,anche i più tenaci.
La messa a gara dei servizi attivi rappresenta un affronto al volere del popolo italiano che con i referendum di giugno ha rigettato tale ipotesi, ma se andasse avanti come progetto potrebbe essere la trappola entro la quale far morire diritti e livelli occupazionali per gli addetti,così come sul versante dell’utenza rappresenterà aumenti tariffari e nessun cambiamento per il servizio offerto, a meno che gli imprenditori di turno non arrivino con le bacchette magiche!
Contro ogni forma di privatizzazione dei servizi pubblici e del TPL, al fianco di lavoratori e utenti campani per difendere occupazione e mobilità, l’Unione Sindacale di Base in continuità con le lotte di questi giorni promuove:
Giovedi 10 Novembre ore 10
Assemblea Pubblica con utenti e lavoratori SEPSA
Per la salvaguardia del TRASPORTO PUBBLICO LOCALE