Al Sig. QUESTORE di NAPOLI
Dott. Alessandro GIULIANO
Ai Dirigenti di tutte le Specialità della P.S.
NAPOLI
Come ampiamente riportato dai mezzi di informazione, la sera del 13 novembre u.s. il Ministero della Salute ha provveduto ad emanare apposita ordinanza ove si individuano le regioni che si collocano in uno “scenario di tipo 4”, ovvero di massima gravità e con un livello di rischio “alto” riguardo l’emergenza epidemiologica da COVID19 in atto.
Pertanto dal 15 novembre anche la Campania è considerata “zona rossa” ossia soggetta a misure più restrittive al fine di contrastare e contenere il diffondersi del virus e tutelare la salute della collettività.
A tal proposito la scrivente O.S. evidenzia che il DPCM in oggetto citato, all’art.3 comma 4 lettera i), prescrive che: “i datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza; il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile.”
Il Ministero dell’Interno, Dipartimento di pubblica sicurezza, con nota 555/PERS/14581/5.B.4/BIS del 5 novembre u.s. ha trasmesso la circolare della Direzione Centrale per le politiche del personale dell’amministrazione civile nr.73211 del 4 novembre u.s. emanata a riguardo, e che recepisce pienamente quanto disposto dal citato DPCM al fine degli opportuni adempimenti in relazione alle rispettive competenze.
Si chiede pertanto l’immediata attivazione di quanto sopra evidenziato, affinché́ le misure individuate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero della Salute vengano scrupolosamente e tempestivamente applicate da parte di codesta Amministrazione in tutti gli Uffici della Questura di Napoli nonché delle specialità della PS insistenti sul territorio.
Nello specifico si sollecitano le SS.LL., ognuno per quanto di competenza, in osservanza alle suddette norme atte al contrasto e al contenimento della pandemia in atto, ad azzerare la presenza in sede del personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno, rimodulando e riducendo drasticamente le presenze del personale, e limitandole esclusivamente agli uffici che svolgono realmente attività indifferibili e strettamente connesse con l’emergenza sanitaria in corso, ponendo integralmente in regime di lavoro agile emergenziale, con decorrenza immediata, tutti gli altri colleghi.
Si ricorda che, al fine del contenimento della pandemia in atto e secondo la recente normativa, è necessario limitare quanto più possibile gli spostamenti consentiti dall’attuale situazione emergenziale e le occasioni di assembramento, anche in considerazione delle precarie condizioni del sistema dei trasporti, che, potenzialmente, rappresenta un veicolo di diffusione del contagio.
Si precisa inoltre che il lavoro agile, nella contingente fase di diffusione del contagio su scala regionale, non è semplicemente una nuova organizzazione del lavoro, ma, come definito dalla citata circolare min.le nr.73211 del 4 novembre u.s., “un utile e modulabile strumento di prevenzione da rischio COVID19”, a tutela della salute pubblica e dei lavoratori.
Confidando nella puntuale applicazione di quanto esposto, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.
p/ USB Pubblico Impiego - Coordinamento Nazionale Ministero Interno
(GIGLIANI - STIRPARO)