Lavoratori,
come RdB lo ripetiamo ormai da anni, ogni giorno, il Corpo Nazionale gioisce per le magnificenze che ha portato questa “bellissima” riforma.
Abbiamo denunciato con forza che il comparto militarizzato NON va bene, che i passaggi di qualifica invece di essere snelliti sono stati ulteriormente burocratizzati, a tal punto che se prima si impiegavano 10/12 anni per un passaggio di qualifica, oggi ce ne vogliono minimo 20!!
Prima della riforma veniva sicuramente privilegiava l’anzianità di servizio, ritenuta indispensabile per un passaggio di qualifica, anche in considerazione del fatto che la direzione di una squadra di intervento non lo si fa sedendosi a tavolino e leggendo i manuali, ma con l’esperienza che la professione ogni giorno insegna sul “campo”.
Abbiamo fatto l’inimmaginabile per mettere freno a questa deriva, contro questa riforma, contro questa 217\05; abbiamo tentato con le manifestazioni in piazza, provato con gli scioperi, con le assemblee; abbiamo provato in ogni modo per spiegare che questo sistema pubblicistico non fa altro che irrigidire tutte le norme e sottrae diritti ai lavoratori, assegnando le nostre condizioni di lavoro in mano all’amministrazione.
E pensare che ci sono ancora tanti colleghi che vorrebbero infognarsi ancora di più in comparti militarizzati dove i diritti personali diventano privilegi per pochi azzerbinati !!
E dopo lungaggini ed inganni da parte dell’amministrazione, che a riscontro delle nostre iniziative si poneva con risposte di imminenti inizi di corsi ed altri passaggi di qualifica, oggi arriva la risposta del TAR Lazio che dichiara che il concorso a capi squadra quota 40%, relativo all’anno 2006, E’ IRREGOLARE e quindi accoglie il ricorso.
Che dire!!!
O usciamo fuori da questo comparto e cominciamo a discutere, ad un tavolo di CONTRATTAZIONE, delle nostre condizioni di lavoro (quelle dei Pompieri), oppure ogni giorno dobbiamo fare la conta dei danni di questa riforma e di questi tentativi di equiparazione.
Nelle more sarebbe utile che, chi ha legiferato e continua a gestire anche la fase delle modifiche di questo ordinamento professione (217/05) sia spedito a casa; è questo l’invito che facciamo al Capo Dipartimento che nel proporre un tavolo di discussione dell’ordinamento professionale, poi lo vuole far presiedere proprio dal nostro carnefice!!!