Ama ha diffuso nei giorni scorsi una nota per smentire quanto denunciato dall’Unione Sindacale di Base sui premi corrisposti ai responsabili aziendali. Dettagliamo meglio, allora, quanto Ama ritiene infondato, in particolare il numero dei dirigenti da noi indicato.
In primo luogo il numero di 81 figure direttive da noi riportato risulta persino sottostimato, se si considerano non solo le figure apicali dirigenziali ma anche, come avevamo chiaramente specificato, tutte le altre figure direttive aziendali.
A noi come USB risultano attivi in azienda n. 40 unità inquadrate all’VIII livello, n. 50 al livello VII (A e B) e ben 50 Quadri. Se la matematica non è un’opinione, il totale è di 140 figure direttive, unità più, unità meno.
Ci preme sottolineare che, viste le maggiori responsabilità, i responsabili VII e VIII livello e i Quadri percepiscono già uno stipendio molto più elevato della media, oltre a lauti superminimi per le performances raggiunte e a ulteriori indennità derivanti dall’orario fiduciario.
Riteniamo pertanto che l’attuale politica aziendale di ulteriore incremento dei compensi a chi già è in una posizione economica di favore, anche a fronte di evidenti e croniche inefficienze gestionali, rappresenti uno schiaffo ai circa 7.300 dipendenti (e non 7.500 come erroneamente riportato nella vostra nota) che tutti i giorni perdono la salute in un lavoro usurante, male organizzato e peggio gestito, nonché sottostimato e sottopagato.
Perché allora non lavorare a una contrattazione che destini queste importanti somme a chi è sempre in prima linea, anche quando si tratta di raccogliere non i rifiuti urbani ma gli insulti dei cittadini delusi, arrabbiati e scontenti per la gestione fallimentare di Ama?
p/USB Lavoro Privato
Fabiola Bravi