Nella giornata di oggi, mentre all’interno dell’Istituto Magistrale Regina Margherita di Palermo si consumava l’ennessima pantomima della “buona scuola” Renziana, con una passerella di assessori all’istruzione provinciali e regionali, docenti e studenti “selezionati” dal dirigente scolastico, provveditore agli studi, politici e sindacalisti di mestiere, tutti comparse della grande costruzione demagogica del duo Renzi-Giannini, all’esterno del Regina Margherita la “ vera scuola” fatta di studenti che chiedevano di entrare nella “loro” scuola per intervenire al dibattito farsa, è stata oggetto di una brutale carica da parte delle forze dell’ordine.
Ancora una volta il potere, quello che maschera la propria natura oppressiva dietro le parole democrazia e confronto, ha dovuto utilizzare la violenza per reprimere la protesta degli studenti che chiedevano di raccontare una scuola quotidiana fatta di aule fatiscenti, assenza di risorse, abbandono scolastico e precarietà. Una scuola, quella che ogni giorno vivono gli studenti, che educa all’omologazione, al silenzio, alla rinuncia e al servilismo, pronta ad espellere coloro che fanno della critica radicale all’ipocrisia del sistema politico e culturale di questo paese una condizione essenziale della propria crescita.
Saremo sempre con gli studenti senza se e senza ma contro ogni forma di violenza del potere che cerca di zittire la voce di chi vuole raccontare una storia diversa, una storia che dice apertamente NO ai presidi-sceriffi, alla meritocrazia, alla performance individuale, ai test Invalsi, ai processi di privatizzazione e regionalizzazione, all’educazione di classe e all’omologazione culturale.