Mafiacapitale: Lunedì 15 giugno ore 17.00 ASSEMBLEA in piazza del Campidoglio
Il Consiglio Comunale, la Giunta e l’amministrazione comunale sono attraversate da relazioni affaristiche e malavitose che hanno fortemente inquinato la gestione dei servizi sociali della nostra città.
In questo intreccio sono fortemente implicati personaggi di primo piano sia dei partiti del centro sinistra che di quelli del centro destra, in una relazione perversa che non bada ad altro che agli affari ed alle posizioni di potere.
Per questo ne chiediamo l’immediato scioglimento e l’indizione di nuove elezioni.
Nessuno può affermare che si tratti di episodi marginali o di ambienti di secondo ordine.
Il cuore del sistema politico della nostra città è fortemente inquinato da una modalità di gestione del potere di tipo mafioso che non ha neanche bisogno di mostrarsi in forma coercitiva e violenta.
Esso infatti non trova ostacoli ma piuttosto una predisposizione alla corruzione da parte di tutti gli apparati, sia politici che amministrativi.
Una disponibilità diffusa a ricevere mazzette e a spostare quote di bilancio da un capitolo all’altro.
In occasione della prima tranche di arresti la giunta Marino rivendicò la propria estraneità da Mafia Capitale e sostenne la necessità di continuare nel governo della città per favorire una vera opera di rinnovamento. In realtà nei mesi successivi non solo non abbiamo assistito a nessun vero segnale di inversione di rotta, ma abbiamo anche dovuto subire l’approvazione di un bilancio lacrime e sangue per la parte già sofferente della città: le periferie, i settori popolari e diverse categorie di lavoratori.
I forti tagli ai servizi e l’abbandono della cintura periferica sono stati il segno più evidente che la giunta Marino intendeva proseguire speditamente sulla strada della consegna della città nelle mani dei privati, senza nessun serio ravvedimento circa le modalità di gestione dei servizi che hanno favorito l’infiltrazione malavitosa.
Il rinnovamento avrebbe potuto riguardare almeno l’ambito amministrativo, visto che sul piano delle politiche sociali Marino ha deciso di seguire la linea renziana.
E invece si scopre, con la nuova ondata di arresti, che la macchina del Comune continua ad essere fortemente infiltrata da una fitta rete di soggetti che operano con lo stesso sistema di sempre. Da Veltroni ad Alemanno ed ora a Marino il sistema non cambia, ma si perpetua impunemente.
I piccoli ritocchi alla compagine di giunta non hanno prodotto alcun cambiamento sensibile, sono stati una foglia di fico utile a consentire che tutto restasse inalterato.
Il sindaco di fronte a queste evidenze dovrebbe dimettersi per evitare di continuare a garantire la continuità di un sistema che è marcio.
La Commissione d’Inchiesta nominata dal Prefetto dovrà rendere PUBBLICA, il giorno 15 giugno, la relazione su Mafia Capitale: la città ha diritto di sapere.
Carovana delle Periferie
Movimento Cinque Stelle