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Ricerca // Ambiente

Carriere ISPRA ed ENEA: il ministro Pichetto Fratin rispetta gli impegni e investe sui propri Enti vigilati

Roma,

Senza alcun legame con il CCNL scuola e rispettando un impegno preso con USB nell'incontro del primo marzo di quest’anno, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha presentato in Commissione un emendamento al DL 75 “rafforzamento PA 2” che, ricalcando il comma 310 L 234/2021 destinato agli enti vigilati MUR, investe risorse finalizzate alle stabilizzazioni e alle carriere del personale negli enti vigilati: ENEA e ISPRA.

Con un comunicato stampa, il ministro ha annunciato l’esito positivo della votazione in commissione e sicuramente entro la chiusura estiva dei lavori parlamentari la norma entrerà in vigore. Da quel momento, partiranno i 90 giorni per stabilire il riparto del finanziamento fra i due Enti.

Rivendichiamo la difesa della parte destinata alle stabilizzazioni, che a un certo punto dell’iter dell’emendamento era stata fatta scomparire, nonché l’inserimento esplicito dell’uso di graduatorie esistenti o in via di formazione.

Un primo passo importante che secondo USB deve essere usato subito e con gli attuali strumenti, molto più vantaggiosi per il personale rispetto al futuro ordinamento. Ora si passa alla fase applicativa negli enti dove ci aspettiamo di dover contrastare chi volesse utilizzare il nuovo ordinamento che scaturirà dalla “sequenza contrattuale” del CCNL Scuola. Chiederemo al ministro di garantire che questo importante passo verso migliori e più gratificanti condizioni di lavoro all’ENEA e all’ISPRA sia attuato al più presto.

Questo importante risultato è il frutto di un lavoro sindacale che non si ferma certo qui e l’iniziativa del MASE deve fare da apripista per gli altri ministeri vigilanti, MUR incluso, in quanto gli stanziamenti per tutti gli Enti di Ricerca non sono ancora sufficienti. Così come non è sufficiente puntare alla perequazione con gli enti MUR. La giusta perequazione è quella coi livelli europei dei salari nella ricerca pubblica, maggiori dei nostri del 30%. Gli interventi normativi che dovranno essere messi in campo da qui alla prossima legge di bilancio devono seguire questa direzione, iniziando dal blocco della riforma dell’ordinamento, la costituzione del comparto di contrattazione della Ricerca e un incremento finanziario che copra l’equivalente di un passaggio di livello per tutti.

Su alcuni di questi obiettivi rileviamo che la sensibilità a diversi livelli politico-amministrativi (ARAN, Ministeri) sta cambiando positivamente, e la nostra lotta proseguirà fino al raggiungimento dell’obiettivo: personale della Ricerca più gratificato per una Ricerca Pubblica più forte.

Perché siamo tutti di un altro livello!

Esecutivo USB Pubblico Impiego

Roma 27 luglio 2023