La signora Pasquina, vedova disabile con figlio minore sfrattata dalla forza pubblica il 20 marzo scorso, e la signora Ana, anche lei sfrattata 15 giorni or sono e madre di un minore, insieme ad un gruppo di attiviste ed attivisti dell’AS.I.A USB hanno occupato questa mattina a Roma la sede dell’assessorato alla Casa di Roma Capitale.
La protesta è nata alla luce del fatto che né il Comune di Roma, né i Servizi Sociali e né la Protezione Civile, alla quale l’AS.I.A USB si era rivolta in ultima istanza per porre rimedio a quella che ritiene stia “diventando una vera e propria calamità nazionale”, si erano attivate per dare risposte alla grave situazione di disagio delle due famiglie sfrattate.
A seguito dell’occupazione dell’assessorato alla Casa, sia Pasquina che Ana verranno alloggiate in un residence convenzionato col Comune di Roma.
L’AS.I.A USB esprime sollievo per le due donne ed i loro figli, ma condanna il fatto che per trovare un tetto a queste famiglie sia stata necessaria una forte iniziativa di protesta. Pertanto, per sollecitare delle politiche abitative che risolvano concretamente l’emergenza casa, affinché il diritto all’abitare diventi una priorità della Regione Lazio, l’AS.I.A USB promuove, insieme all’USB di Roma e Lazio e a numerose altre realtà associative, la manifestazione del prossimo 28 marzo “Giù le mani dai fondi europei”, con corteo dalla metro da Stazione metro San Paolo alla Giunta regionale del Lazio, a partire dalle ore 10.00.
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