Nel complesso immobiliare della Fondazione ENPAM di Fontana Candida stanno iniziando le operazioni di vendita dell’intero Comprensorio. Questa operazione, annunciata da più di dieci anni e ratificata nel 2015 con un accordo sindacale che favorisce solo l’Ente previdenziale, sta percorrendo i primi passi.
Questo fatto sta suscitando tra gli inquilini, molti dei quali sono anziani, un forte allarme e preoccupazione, aggravati dal periodo di crisi conseguente alla vicenda Covid che ha colpito milioni di lavoratori, con la perdita del lavoro e del reddito.
L’ASIA-USB non ha firmato mai nessun accordo con le Fondazioni e gli Enti previdenziali che hanno il solo scopo di “valorizzare” il loro patrimonio, vendendolo ai prezzi di mercato, stravolgendo le ragioni sociali per cui negli anni passati era stato costituito.
In rappresentanza degli inquilini di Fontana Candida rivoltisi alla nostra Associazione vogliamo denunciare questa ennesima operazione speculativa che mira a far pagare agli inquilini il solito caro prezzo: ma noi non siamo il loro Bancomat!
Vogliamo portare all’attenzione di tutti le criticità che abbiamo rilevato nel tentativo di avviare questa operazione di vendita degli alloggi:
CHI TUTELA LE FAMIGLIE CHE NON POSSONO ACQUISTARE?
CHI DIFENDE IL DIRITTO ALLA CASA?
Per queste ragioni l’ASIA-USB ha richiesto l’intervento della Regione Lazio per attivare le tutele per tutti coloro che non ce la fanno, in applicazione di norme già esistenti e di quelle approvate nella legge di bilancio del febbraio scorso.
ASIA-USB