Nella tarda serata di lunedì 7 novembre è calato il sipario sul triste teatrino dell’ultimo rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri del 10 maggio 2022. Gli attori hanno posato le maschere ed i lavoratori stanno nuovamente facendo i conti con la realtà.
Con un messaggio condiviso vertiginosamente sui canali social, coloro che spudoratamente si definiscono “OO.SS.” comunicano che la seconda tranche della una tantum sparisce: non essendoci le garanzie del Governo per la copertura dei mancati ricavi subiti durante l’emergenza Covid, le aziende non verseranno i fatidici 250 euro previsti per il mese di novembre!
Ebbene, gli autoferrotranvieri non riceveranno neanche l'elemosina contrattuale che avrebbe potuto dar loro una parvenza di respiro, soprattutto in momenti difficili come questo, tra carovita e bollette alle stelle.
Uno scenario già visto, prevedibile e comune in tutti gli epiloghi che hanno caratterizzato i diversi accordi e rinnovi contrattuali susseguitesi negli ultimi anni: la costante svendita dei diritti di una categoria illusa dall’idea di avere un posto sicuro e garantito, ma che in realtà si ritrova a lavorare senza tutele con una paga inferiore ai 10 euro/ora, ossia quello che dovrebbe essere il salario minimo.
Il voler legare una determinata retribuzione a finanziamenti statali, soprattutto dopo l’enorme risparmio che le aziende hanno ottenuto in piena emergenza sanitaria, abusando di ammortizzatori sociali e mungendo latte da quelle stesse istituzioni che oggi si tenta di colpevolizzare, si è dimostrata un’idea assurda, fallimentare, e che poteva essere partorita solo per un unico obiettivo: mantenere ben saldi gli interessi di aziende ed associazioni datoriali!
E mentre i “grandi sindacati” si preparano ad affiancare Asstra, Anav e Agens e “sensibilizzare” il governo ad elargire moneta sonante ai padroni, la categoria continua a subire sfruttamento e precarizzazione, senza le dovute garanzia sulla sicurezza, tra incidenti, deragliamenti e morti sul lavoro.
Ora più che mai è necessario partecipare in massa allo sciopero nazionale del Trasporto Pubblico Locale indetto dalla USB per venerdì 11 Novembre.
TOGLIAMO RAPPRESENTATIVITÀ A CHI NON È PIÙ IN GRADO
DI FARE GLI INTERESSI DEI LAVORATORI!
Queste le articolazioni dell’iniziativa di sciopero (in aggiornamento):
Piemonte: Ferrovienord dalle 9:00 alle 13:00
Milano: ATM dalle 8:45 alle 12:45
Autoguidovie dalle 18:00 alle 22:00
Ferrovienord dalle 9:00 alle 13:00
Movibus dalle 16:00 alle 20:00
NET Monza dalle 15:00 alle 19:00
NET Trezzo dalle 8:45 alle 12:45
Stie dalle 17:00 alle 21:00
Mantova: Apam dalle 11:00 alle 15:00
Bolzano: servizi su gomma SASA e privati dalle 15.00 alle 19.00
servizi Ferrovia SAD dalle 14.00 alle 18.00
Vicenza: dalle 17:00 alle 21:00
Trieste: dalle 18:30 alle 22:30
Gorizia: dalle 15:01 alle 19:00
Bologna, Ferrara: dalle 11:30 alle 15:30
Modena, Reggio Emilia, Piacenza: servizio extraurbano dalle 16:30 alle 20:30
servizio urbano dalle 17:30 alle 21:30
Parma: servizio urbano ed extraurbano dalle 17:30 alle 21:30
Rimini, Forlì, Cesena, Ravenna: dalle 17:30 alle 21:30
Livorno: Autolinee Toscane dalle 17:30 alle 21:30
Marche: dalle 11:00 alle 15:00
Lazio: dalle 8:30 alle 12:30
Abruzzo: dalle 9:00 alle 13:00
Campania: ANM dalle 11:30 alle 15:30
ATC, SIPPIC, AIR Campania, EAV dalle 9:00 alle 13:00
Basilicata: dalle 15:30 alle 19:30
Puglia: STP Bari e Brindisi dalle 8:30 alle 12:30
STP Lecce dalle 15:00 alle 19:00
FAL dalle 15:30 alle 19:30
Ferrovie Sud Est dalle 17:00 alle 21:00
AMTAB dalle 8:30 alle 12:30
Calabria: servizio extraurbano dalle 11:30 alle 15:30
servizio urbano dalle 9:00 alle 13:00
Sicilia: AST dalle 18.00 alle 22.00
RESTITUIAMO DIGNITA’ AI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI ED AGLI ADDETTI AL SETTORE
Coordinamento Nazionale USB Lavoro Privato – Settore TPL
8 Novembre 2022