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Scuola Docenti

Cgil, Cisl e UIL collaborano con Renzi e Faraone per realizzare la chiamata diretta


Sulla chiamata diretta USB Scuola si è già espressa e ha messo in campo iniziative di lotta dai tempi del tentativo di sperimentazione lombarda. Oggi, alla luce del raggiunto accordo tra il MIUR e le OOSS “rappresentative”, siamo ancora più convinti che il sistema messo in atto rappresenti la trasformazione definitiva delle scuole in aziende dominate da una logica gerarchica e clientelare.

La scelta dei docenti da parte del Dirigente scolastico avverrà sulla base di alcuni indicatori stabiliti a livello nazionale, tra i quali il dirigente scolastico sceglierà i più adeguati alla propria azienda, stilando una graduatoria di istituto sulla base del numero dei requisiti/indicatori posseduti dai candidati. Rimane nella facoltà del dirigente scolastico realizzare il colloquio così come stabilito dalla legge 107.

A CGIL, CISL, UIL e SNALS questo accordo piace e la sequenza contrattuale verrà firmata a breve. Un accordo che consente a questi sindacati complici di continuare a proclamarsi difensori dei docenti attraverso il “superamento delle criticità” della legge, e che invece legittima la chiamata diretta e lo strapotere che sarà appannaggio dei dirigenti scolastici. Con questo accordo si aprono le porte a una vera e propria corsa alla certificazione (i 500 euro serviranno proprio a questo...), rilasciata dagli enti accreditati controllati dagli stessi sindacati o indicati dal caro dirigente scolastico interessato alla "formazione" dei propri insegnanti/dipendenti, trasformando la carriera del docente in una funambolica accumulazione di titoli e togliendo qualsiasi valore al lavoro che ogni giorno si porta avanti faticosamente nelle classi.
USB Scuola vede le “criticità” come inaccettabili pericoli e il “superamento” dichiarato dai sindacati complici come un mero specchietto per le allodole. Questo accordo non consentirà di superare i rischi del clientelismo, non permetterà di evitare le discriminazioni, non salverà gli insegnanti dalla ricattabilità e dall'abuso di potere, contribuirà solamente a far aumentare servilismo e sottrazione di diritti.
Non si può superare l'orrenda legge 107 con un accordo al ribasso, non si possono emendare le derive autoritarie dei dirigenti scolastici, non si può correggere la totale assenza di un progetto didattico-pedagogico e di un'idea di come si fa scuola, si può solo cancellare la Legge 107 ed è per questo che abbiamo raccolto con i comitati cittadini più di 500 mila firme per i referendum contro la "Buona scuola"!
Noi come USB manteniamo la nostra coerenza, non giochiamo come la Flc- CGIL sulla pelle dei lavoratori della scuola, ingannandoli con una raccolta firme per un referendum contro la chiamata diretta, per poi nello stesso giorno in cui si depositano i quesiti, firmare l'accordo sulla chiamata diretta consentendo così al sottosegretario Faraone di inneggiare alla "svolta epocale".
Noi continuiamo a combattere seriamente e a denunciare la firma di questi finti accordi che non salveranno alcun docente e metteranno a serio rischio la libertà di insegnamento nel nostro Paese.