Da oltre un anno USB si sta battendo per vederci chiaro sulle reali intenzioni che l’attuale giunta comunale ha nei confronti dell’azienda municipalizzata Csp di Civitavecchia. Dopo un piano di risanamento, costruito a suon di tagli ai servizi pubblici, senza intaccare minimamente gli sprechi strutturali dell’azienda, alcuni nodi stanno arrivando al pettine.
Ormai il disegno di privatizzare l’azienda, vendendo il 49% delle quote ai privati è una certezza. Ma prima, si sa, bisogna appianare i debiti per accattivarsi gli interessi dei privati. Così a rimetterci sono i cittadini e i lavoratori, con la complicità di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fiadel che, oltre a non opporsi al piano di privatizzazione, continuano a fare incontri a porte chiuse con il sindaco Tedesco, ostacolando la partecipazione dell’unica organizzazione sindacale che da subito si è opposta a questo scempio.
Sappiamo bene come negli anni la storia ha dimostrato che le esternalizzazioni finiscono sempre per costare di pù alle amministrazioni comunali e alla collettività e questo sembra essere proprio quello che sta accadendo anche con il servizio della manutenzione del verde che è stato tolto alla municipalizzata e affidato ad una ditta privata, in attesa del bando di gara. A quanto pare l’appalto verrà assegnato con un aumento di circa 200mila euro in più rispetto a quanto costava quando era in affidamento alla Csp. Perché, se la ragione della cessione di alcuni di servizi doveva essere il risparmio, il Comune decide di aumentare il costo del servizio di circa 600mila euro in tre anni?
E sembrerebbe che il sindaco Tedesco non intenda fermarsi qui. Al vaglio per le prossime esternalizzazioni c’è anche una parte dei servizi cimiteriali. Dovremmo aspettarci un aumento dei costi sulle spalle della collettività anche per questi servizi? Cosa ne pensa la cittadinanza civitavecchiese che rischia di pagare di propria tasca l’aumento ingiustificabile dei servizi pubblici?
Usb continua a ritenere che queste scelte siano controproducenti per la cittadinanza ma anche pericolose per tutti i lavoratori di Csp. E proprio non capiamo come mai, anche di fronte all’evidenza dei fatti i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fiadel non dicano nulla, preferendo continuare ad incontrarsi con il sindaco senza rendicontare nulla ai lavoratori di ciò che si sta discutendo. Come se la Csp fosse affar loro e non dei dipendenti che rischiano il salario e il posto di lavoro se venissero operate scelte errate.
Noi dal nostro canto continuiamo a rifiutare il “patto” che questi sindacati hanno sottoscritto con il sindaco, perché privo di garanzie per il futuro dei lavoratori e della città di Civitavecchia e siamo pronti a chiamare alla lotta lavoratori e cittadini in difesa del bene comune e dell’occupazione, se l’attuale amministrazione comunale non invertirà la rotta sul destino dei servizi pubblici della città.
Civitavecchia 15 gennaio 2021
USB Lavoro Privato - Federazione Roma