In contemporanea con l'apertura di una sede fascista ad opera di un risicato gruppetto; sindacalisti, attivisti e cittadini sono scesi in piazza per smascherare la banalità dell'odio che questi gruppetti cercano di diffondere.
In un periodo di povertà e difficoltà economiche e lavorative è facile strumentalizzare i problemi e rivolgere le colpe di fallimentari politiche governative, verso chi viene considerato diverso. Si è iniziato, a livello istituzionale e non, con chi vive nel sud Italia, poi con i migranti e adesso con i poveri in generale. Pensiamo ai recenti sfratti, messi in atto, in modo brutale,
in tutta Italia, oppure alla follia del reato di elemosina (che avrebbe dovuto punire chi la chiede e chi la fa).
Civitavecchia conta centinaia di disoccupati, coloro che lavorano sono,
in maggior parte, sotto la soglia minima salariale, costretti a precarietà e mancanza di sicurezza. Questa è la vera e unica emergenza della città,
che va contrastata rivendicando e conquistando, dove serve, i diritti sul luogo di lavoro e non.
La città, medaglia d'oro per la Resistenza, patria degli Arditi del Popolo,
è da sempre generosa e accogliente. Così come, nel secolo scorso, oggi e ogni volta che sarà necessario, respingerà qualsiasi provocazione fascista,
opponendosi alle forme di discriminazione basate sull’ etnia, il sesso o la condizione economica.
L’ Usb ribadisce come pensare di far rinascere Civitavecchia con le ronde sia,
non solo inutile, ma un mediocre tentativo di rivalsa personale di questi gruppetti.
Civitavecchia ha bisogno di stabilizzazione e assunzioni nel reparto portuale e alla centrale Enel, vertenze portate avanti da anni dal sindacato e dai dipendenti.
Allo stesso modo vanno rivalutati, in senso migliorativo, i salari e gli inquadramenti dei lavoratori del commercio.
L’ Unione Sindacale di Base sarà sempre in prima linea insieme a cittadini,
attivisti e solidali contro qualsiasi rigurgito di stampo razzista e fascista.
Federazione del Sociale Usb
Elisa Bianchini