Sono mesi che la gestione dei servizi pubblici di Civitavecchia, oltre che dell'azienda partecipata di Csp, hanno subìto una pericolosa inversione. Un piano di risanamento, prima votato dal consiglio comunale per scongiurare il fallimento, poi bloccato dalla giunta con la scusa della pandemia. Una scelta, che assieme all'esternalizzazione del verde, il depotenziamento dei servizi cimiteriali, la razionalizzazione delle farmacie comunali, sta di fatto portando ad un ulteriore indebolimento la società. Manca ancora un piano industriale di rilancio dei servizi pubblici, mancano adeguati finanziamenti per consentire all'azienda di potenziare i servizi alla cittadinanza e di assumere personale in quei settori dove la carenza organica è strutturale, come nell'igiene urbana e nel Trasporto Pubblico Locale. È questo l'unico piano che può garantire servizi pubblici efficienti e di qualità. Sembra invece che l'intenzione dell'attuale giunta sia quella di creare le condizioni affinché la barca affondi, per poi presentare come unici salvatori gli imprenditori privati di turno. Per questo Usb, assieme ad altre forze sindacali del territorio, ha indetto uno sciopero di 24 ore e una manifestazione che si terrà sotto il Comune martedì 18 maggio dalle ore 9. La lotta contro la privatizzazione di Csp è la lotta di tutti i cittadini, ai quali chiediamo di partecipare al presidio, accanto ai lavoratori della Csp, in difesa dei servizi pubblici e dell'occupazione.
L'unico piano che vogliamo è il rilancio dell'azienda partecipata Csp, non il suo funerale.
Unione Sindacale di Base Lazio