Lunedì 22 luglio l’USB sarà di nuovo in piazza di Monte Citorio per il diritto dei lavoratori del commercio alle giornate di riposo domenicale e festivo. L’Unione Sindacale di Base chiama a raccolta tutti i movimenti spontanei che si stanno battendo per la riconquista di questo sacrosanto diritto, scippato ad oltre 2 milioni di lavoratori.
Il decreto del governo Monti, noto come “salva Italia”, sta producendo i suoi effetti nefasti ed evidenziando tutte le sue contraddizioni. La crisi del commercio non ha infatti nessun collegamento con la liberalizzazione delle aperture e degli orari, ma nasce dalla mancanza di reddito diretto ed indiretto. Migliaia di imprese, piccole e grandi, chiudono perché non reggono la concorrenza; le nuove assunzioni nella grande distribuzione sono rimaste lettera morta e si sono tradotte in aumento di carichi per i già precarizzati lavoratori dei centri commerciali.
Il 3 luglio scorso, durante la discussione parlamentare delle proposte di legge per regolamentare le aperture domenicali, l’USB ha manifestato al fianco dei lavoratori del commercio contro il saccheggio di diritti e dignità. Il presidio ha poi ottenuto un incontro con una delegazione di parlamentari M5S, estensori di una delle proposte di legge che riscontra numerosi punti di contatto con le rivendicazioni dei lavoratori del settore.
I lavoratori del commercio, insieme all’USB, continueranno la campagna contro la deregolamentazione degli orari di apertura, per riprendersi le proprie vite di lavoratori e di cittadini, per tornare a trascorrere le domeniche e le feste favorendo la famiglia, la socialità, il riposo, la riflessione, la cultura, lo sport.
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