Oggi, 17 maggio ’13, i Rappresentanti di USB e di altre sigle sindacali, si sono recati a Palazzo Marino dal mattino per chiedere l’incontro al Sindaco che recentemente aveva scritto che ci avrebbe ricevuto.
Non avendo indicato una data siamo personalmente venuti a richiederla.
Dal mattino siamo tutt’ora in attesa. Ci ha raggiunto l’Assessore Bisconti con il Direttore Generale e Dirigenti del Comune senza alcuna novità, rispetto alle rivendicazioni ribadite dall’assemblea generale delle Lavoratrici e Lavoratori del Comune di Milano convocata lo scorso 10 maggio ’13.
Chiediamo di incontrare il Sindaco perché siamo fortemente preoccupati delle condizioni lavorative e salariali dei Dipendenti del Comune di Milano e del mantenimento e del futuro dei Servizi Pubblici, necessari per rispondere ai crescenti bisogni ed emergenze della Città.
I preannunciati “buchi di bilancio”, anche in considerazione della generale e prossima riorganizzazione dell’Ente, con ogni probabilità comporteranno tagli di risorse, di Servizi e posti di lavoro.
Vogliamo con il Sindaco un confronto sulle reali scelte politiche dell’Amministrazione.
L’assemblea generale del 10 maggio ’13 ha inoltre rivendicato:
l’incremento del salario per tutti i Lavoratori con progressioni orizzontali, produttività ed indennità, contrariamente agli atti unilaterali di attribuzione di centinaia di P.O.
la netta diminuzione degli stipendi dei Dirigenti;
la stabilizzazione dei Lavoratori Precari e necessarie assunzioni e deroghe per tutti i Settori del Comune;
lo sviluppo e il potenziamento dei Servizi Pubblici e la reinternalizzazione dei Servizi privatizzati ed esternalizzati;
per tutti i lavoratori Dipendenti nelle Cooperative, pari trattamento normativo e salariale del Personale comunale;
la creazione della “Città Metropolitana”, così come l’evento EXPO, a prescindere dal giudizio di merito, devono essere l’occasione per esigere apporti economici per i Servizi, il Personale e la valorizzazione del lavoro Pubblico.
Continueremo con un’ assidua mobilitazione fino ad ottenere dall’Amministrazione una decisa e radicale svolta sulla politica del Personale e dei Servizi Pubblici quali “bene comune”.
Rimarremo ad oltranza a Palazzo Marino in attesa di risposte positive.