RSU INPS IMPERIA
L’Assemblea del personale provinciale di martedì 22 marzo u.s. ribadisce con decisione che i carichi di lavoro ed il malcontento del personale hanno di gran lunga superato i livelli di sopportazione.
Urge ricorrere a nuova immissione di personale.
Dopo gli ultimi pensionamenti e quelli già in previsione coloro che rimangono in servizio sono sfiniti dall’aumento dei carichi, dal difficile rapporto con un’utenza sempre più esasperata, dal susseguirsi delle riorganizzazioni, dalla mancanza di prospettive di crescita e di sviluppo delle risorse umane, dalla piaga di un mansionismo che sfrutta irregolarmente da anni il lavoro dei dipendenti inquadrati nelle Aree A e B.
Si chiede all’amministrazione di monitorare la situazione reale per non incorrere a breve nell’eventualità che vi siano innumerevoli cause contro L’istituto.
Al personale viene richiesta una sempre maggiore produzione, una sempre maggiore efficienza, una sempre maggiore capacità di sopportazione e gestione delle proteste dell’utenza e di adattamento alle modifiche normative e procedurali.
In altre parole, si pretendono dal dipendente pubblico obiettivi produttivi tipici delle aziende private senza i necessari investimenti sul personale stesso. A titolo esemplificativo, le banche incentivano l’esodo del personale anziano avvicendandolo con giovani che vengono stimolati da prospettive di crescita professionale, nell’ambito di un’organizzazione aziendale aderente e funzionale alla realtà produttiva.
In INPS non solo da anni è stato bloccato il turnover, ma anche si preferisce coinvolgere professionalità esterne per predisporre modelli organizzativi del tutto teorici, privi dell’indispensabile conoscenza delle problematiche territoriali.
Ha del miracoloso il fatto che Agenzie come quelle di Sanremo e Ventimiglia, dotate di una sola posizione organizzativa, siano riuscite sino ad ora a conseguire i risultati produttivi limitando al minimo gli episodi di escandescenza del pubblico.
I dipendenti INPS della Provincia di Imperia non sono più disposti a mettere a repentaglio la propria salute psicofisica e rilanciano la richiesta di intervento a tutte le forze di rappresentanza sindacale locale e nazionale, affinché riportino ai vertici istituzionali la necessità impellente di nuove risorse e nuovi investimenti umani e materiali.