Nel corso di una partecipata assemblea i lavoratori della Direzione provinciale 2 di Roma hanno coinvolto i contribuenti per denunciare le gravi carenze del Fisco italiano. Gli ultimi dati confermano una pressione fiscale al 53% che grava soprattutto sui redditi di lavoratori dipendenti e pensionati, mentre sfugge ancora alle maglie dei controlli una quantità spaventosa di ricchezza. La stessa Corte dei Conti ha recentemente definito ondivaga la lotta all'evasione fiscale in un Paese che vanta il triste primato di circa duecento miliardi di imposta evasa.
“Vogliamo riflettere su questi dati insieme con le decine di migliaia di cittadini che ogni giorno si rivolgono al Fisco tramite i nostri sportelli per provare a rovesciare questo sistema fiscale che garantisce impunità ai grandi evasori e a troppe categorie professionali, mentre opprime i ceti popolari con una pressione mostruosa” dichiara Alessandro Giannelli dell'esecutivo Agenzie fiscali. “Troppo spesso cittadini e lavoratori si considerano nemici soprattutto se ci sono di mezzo multe, cartelle esattoriali e richieste di natura fiscale. Noi pensiamo invece che facendo fronte comune e acquisendo consapevolezza sui temi fiscali è possibile creare le premesse per un Fisco migliore, che colpisca la vera ricchezza, i redditi a sei cifre e i grandi patrimoni” prosegue Giannelli.
“Crediamo anche che la lotta alla grande evasione passi attraverso la valorizzazione professionale delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto Agenzie fiscali, massicci investimenti sulle politiche del personale e con un piano straordinario di assunzioni per garantire una seria azione di contrasto all'evasione fiscale. L’USB chiede anche la reinternalizzazione dell'attività di riscossione che l'Agenzia delle entrate può senz'altro svolgere benissimo, se messa nelle condizioni di farlo. Il Fisco va difeso, rilanciato e orientato correttamente a patto che poi le entrate erariali siano utilizzate per garantire servizi pubblici a tutti i cittadini” conclude Giannelli.