Come Unione Sindacale di Base abbiamo da sempre denunciato, anche in trattativa, l’evidente falsità delle dichiarazioni del gruppo Piaggio in merito alla centralità dello stabilimento di Pontedera e ai futuri investimenti.
Le nostre preoccupazioni sul fatto che la famiglia Colaninno stia mettendo in atto una violenta ristrutturazione aziendale trovano conferma durante l’ultimo incontro nel quale sono state comunicate le fermate produttive del periodo invernale. Oltre le fermate produttive di circa due mesi, la cosa più grave è la messa fuori produzione di due veicoli e la conseguente chiusura della linea tre. I veicoli vanno fuori produzione perché non vi è stato il passaggio da euro 3 a euro 4 a causa del mancato investimento di Piaggio su innovazione e tecnologie.
Una linea della 2R viene fermata e le persone ricollocate. L’azienda si è rifiutata di dare risposte, anche e soprattutto durante gli incontri all’Unione Industriale, sia per quanto riguarda il futuro di un’intera linea di montaggio sia sui passaggi da euro 3 a euro 4.
La scelta di aver azzerato i vertici dirigenziali del reparto di ricerca e sviluppo è l’ulteriore conferma dell’inadeguatezza della strategia degli ultimi anni.
Dopo aver aperto ancora una volta una procedura di mobilità per altre 180 lavoratori e dopo aver incassato l’ennesima firma sulla solidarietà ci troviamo con mesi di fermo e interruzione di intere produzioni. Qualcuno è forse convinto che tutti i lavoratori e lavoratrici Piaggio riusciranno ad arrivare alla pensione all’interno di un’azienda che non investe più e non dà più alcuna garanzia? Tra quanto tempo la Piaggio uscirà definitivamente allo scoperto?
Dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione e la mobilitazione anche in un periodo di fermo produttivo come questo. Prepariamoci ad essere presenti durante l’incontro con Collaninno ( promesso ma ancora non calendarizzato) ma soprattutto lavoriamo all’interno e all’esterno dello stabilimento per costruire le prossime mobilitazioni.
COORDINAMENTO USB PIAGGIO RSU USB PIAGGIO