Non si può dire che i lavoratori della REAR e Pulistar abbiano la fortuna che li protegge.
Ricordiamo allora che alcuni lavoratori della REAR sono già stati licenziati dal Museo del Cinema e attualmente stanno chiedendo il reintegro. Persino il regista Ken Loach, sensibile ai diritti dei lavoratori, si è speso rifiutando il Gran Premio Torino della scorsa edizione di Torino Film Festival.
Non si è finito di parlare dei problemi alla Venaria Reale e al Museo del Cinema ed ora altri dipendenti della REAR e Pulistar rischiano di restare a casa a causa di una bombola scoppiata al Museo di Scienze Naturali, dove la aziende hanno appalti per la Biglietteria, la sorveglianza delle Sale, per il Book Shop del Museo e per le pulizie.
Tutto è iniziato la mattina del 3 agosto u.s., quando una bombola, revisionata l’ultima volta nel 2002 e confermata da un certificato di garanzia della durata di dieci anni, è esplosa perché difettosa.
Disattendere alle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro porta inesorabilmente a mettere a rischio l’incolumità delle persone, questa volta si ringrazia il caso che non ha determinato aspetti più gravi nei quali potevano essere coinvolti i lavoratori, compresi gli eventuali visitatori del museo, ma questo non deve evitare di evidenziare e denunciare la grave carenza dell’operato degli organismi di controllo delle norme sulla sicurezza.
Per il momento i tecnici dovranno verificare l’agibilità delle sale e degli uffici, dove fra l’altro, vi lavorano una trentina di dipendenti regionali, che attualmente sono dislocati provvisoriamente in Via Bertola, sede della Direzione Cultura, Turismo e Sport, e purtroppo, non sanno ancora dove verranno collocati. Quindi anch’essi si trovano con la consapevolezza che la permanenza non sarà breve e soprattutto sarà provvisoria.
Inoltre la presenza di turisti nel Museo di Scienze Naturali verrà notevolmente ridotta, infatti si parla di un’apertura a data da destinarsi.
Ma il problema essenziale è che a fronte di un Museo che viene chiuso per una norma non applicata, troviamo lavoratori che aspettano di ritornare nei loro uffici, altri che sperano di essere reintegrati perché, diversamente, potrebbero rischiare il loro posto di lavoro. Esattamente come i lavoratori della REAR, che in questo momento aspettano una comunicazione in attesa della riapertura del Museo – a data da destinarsi.
A tutti i lavoratori della REAR e Pulistar va la nostra solidarietà e l’augurio di un prossimo reintegro. Nel frattempo ci auguriamo che i dipendenti regionali del Museo di Scienze Naturali riescano al più presto a ritornare nella sede istituzionale a loro più consona.