Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento
Prefetto Laura LEGA
Tramite:
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI
Egregia, il 29 Marzo in Sua presenza si è svolto il tavolo di conciliazione con la scrivente O.S.. Tra i tanti punti in discussione vi era anche quello inerente alle problematiche legate alla gestione delle micro calamità non decretate.
Abbiamo convenuto che lo strumento normativo per gestire queste situazioni fosse il CCNL. Ci avete dato atto che nella nostra piattaforma inviatavi alcuni mesi fa vi era una ampia letteratura che cercava di inquadrare questa tematica, ed è quindi emerso un impegno dell’amministrazione a dare precise indicazioni sulla tematica nel futuro tavolo contrattuale. Veniva anche da voi ribadito che il recupero psicofisico del personale che rientra dalle emergenze territoriali non deve essere assolutamente di 12 ore, ma di 24, come prevede anche la circolare EM 01.2020.
Rimaniamo delusi ed amareggiati nel leggere la nota a firma del Capo Del Corpo Nazionale Dei Vigili Del Fuoco, ing. Dattilo, che dopo 2 settimane dalla conclusione positiva della vertenza sindacale, scrive una nota alla Direzione Centrale Risorse Umane, Alla Direzione Centrale Risorse Finanziarie, e per conoscenza alla Direzione Centrale per L’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo ed alla Direzione Regionale VVF Emilia Romagna (la quale aveva posto un quesito su questi aspetti), dove afferma che “L’Ufficio di Coordinamento delle Attività Sanitarie si è espresso ritenendo congruo un periodo [di recupero] non inferiore alle 12 ore a decorrere dalla conclusione del servizio, salvo condizioni particolari che devono essere valutate dal Comandante, sotto il profilo operativo, e dal Medico Incaricato, sotto il profilo sanitario”.
Questa interpretazione, mai espressa nel tavolo di conciliazione del 29 Marzo, oltre a non aver nessun riferimento normativo, trova una difficile se non impossibile collocazione se vogliamo applicarla nei comandi provinciali. Vorremmo capire il modus operandi di un dirigente che ogni volta che una squadra rientra dai territori emergenziali chiami a qualsiasi ora del giorno o della notte per concertare con il medico incaricato se la squadra inviata sull’intervento possa godere di 12, 13, 14, sino ad arrivare a 24 ore di recupero psicofisico.
L’effetto dirompente che ha prodotto questa nota ha fatto si che in alcuni territori si siano prodotti Ordini del Giorno nei quali addirittura si sostiene che il recupero psicofisico, se ricade all’interno del turno di lavoro, che quindi non viene effettuato, dovrà essere reso all’amministrazione.
Certi di un suo pronto intervento, si porgono cordiali Saluti.
il Coordinamento Nazionale USB VVF