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Entrate Rinnovo contratto Riorganizzazione ENTRATE

Conclusa l'occupazione parte un percorso di mobilitazione

Roma,

Si è conclusa l'occupazione della sede centrale dell'Agenzia delle entrate da parte della USB. L'iniziativa di protesta è stata sostenuta da messaggi e dichiarazioni di piena condivisione da parte di lavoratrici, lavoratori e interi uffici.

 

All'Amministrazione abbiamo esposto le ragioni della nostra protesta e in particolare la totale contrarietà al piano di chiusura degli uffici e la richiesta di avviare un percorso di valorizzazione del comparto e del personale.

 

Abbiamo ribadito la convinzione che sia necessario investire sulla lotta all'evasione fiscale e che ciò debba essere fatto anche dando risposte ai bisogni dei lavoratori, all'emergenza retributiva e garantendo adeguati percorsi di sviluppo professionale.

 

La replica dell'Amministrazione non è stata soddisfacente, tutta ripiegata entro un quadro di compatibilità, di vincoli di bilancio, di blocco dei contratti. Abbiamo, ancora una volta, toccato con mano l'autoreferenzialitá di chi obbedisce ciecamente alla logica della spending review  e non intende preoccuparsi di investire sul personale.

 

Eppure ricordiamo che solo poco tempo fa, tra l'indignazione generale, la stessa Agenzia ha esercitato forti pressioni per sanare lo scandalo degli incarichi dirigenziali.

 

Oggi abbiamo segnato, anche con il sostegno arrivato dagli uffici, la nostra differenza rispetto alle OO.SS. che provano a spacciare per conquiste quegli accordi sindacali a perdere che stanno provocando il progressivo arretramento delle condizioni dei lavoratori.

 

Usciamo quindi da questa giornata forti del percorso di mobilitazione che proseguirà negli uffici e che coinvolgerà lavoratori e cittadini nelle decine di assemblee e con altri momenti di protesta. La prospettiva più immediata è quella dello sciopero generale del 18 ottobre ma abbiamo la consapevolezza che soltanto la partecipazione e il protagonismo dei lavoratori, anche oltre lo sciopero generale darà un vero senso alla rabbia e all'indignazione dei lavoratori del Fisco.