In Lombardia la situazione è resa più grave dal livello di corruttela che ha origine dalla politica e permea il sistema sanitario stesso; notevoli sono infatti le corresponsabilità, che vanno dalle scelte “politiche” dei Manager delle ASL fino al finanziamento illecito di gruppi imprenditoriali e di potere di carattere nazionale - come l’intera vicenda del San Raffaele sta dimostrando - per questo la disponibilità al colloquio, che l’Assessore alla Salute della Lombardia ci ha garantito a fine manifestazione nei riguardi dei 450 esuberi del San Raffaele, non tranquillizza affatto i lavoratori e le lavoratrici del sistema e legittima ulteriori forme di lotta.
L’iniziativa di oggi, che ben si colloca in funzione del più ampio movimento di indignazione che sfilerà sabato prossimo per le vie di Roma in occasione del NO MONTI DAY, ha caratterizzato il nostro intervento in Lombardia al pari delle iniziative di protesta e di lotta che si stanno sviluppando in molte altre regioni.