Siamo a scriverLe sotto la spinta del personale Vigile del Fuoco intento a produrre domanda per effettuare il passaggio alla di qualifica di capo squadra.
Non è marginale rammentarLe che tale procedura si è dilungata oltre i termini accettabili, sia per quanto concerne la dura prova a cui si sta sottoponendo la pazienza dei lavoratori, sia perché il Corpo Nazionale ha necessità di tale figura, peraltro sempre più carente.
Pertanto alle soglie del termine del periodo di accettazione delle domande (13 giugno) per la partecipazione al corso di cui all’oggetto, scriviamo per sottolineare una situazione insostenibile dal punto di vista organizzativo, informativo ma soprattutto di relazioni sindacali.
Per quanto riguarda queste ultime il giorno 21 c.m., le OO.SS rappresentative e l’amministrazione hanno concordato l’ampliamento dei corsi di aggiornamento, dai 9 precedentemente previsti ad un numero decisamente superiore (un elenco di circa 4 pagine).
Ora apprendiamo che le amministrazioni periferiche, lamentano la carenza di una disposizione che integri il nuovo elenco di corsi da valutare nella procedura concorsuale. Sta accadendo che le amministrazioni non accettano le domande sulla base del nuovo elenco dei corsi di aggiornamento. In effetti il bando datato 15 maggio 2008 riporta solo i 9 corsi iniziali che sono stati messi in discussione da tutte le OO.SS, motivo per cui, l’amministrazione ha inteso riaprire un tavolo dal quale, si è usciti con un elenco aggiuntivo di corsi da inserire nel bando. Cosa che non è stata assolutamente fatta, causa l’assenza di una disposizione in merito.
Noi come RdB/CUB denunciamo una disorganizzazione generalizzata da parte di questa amministrazione, che non riesce neppure a rendere fruibile omogeneamente una disposizione centrale.
Denunciamo una carenza di informazione che ha nella fattispecie creato una situazione discriminatoria tra i lavoratori, relativamente all’accesso al corso. In effetti, mantenendo il bando pubblicato così com’era, senza l’elenco dei corsi aggiuntivi (cioè mantenendo i 9 corsi), ha di fatto escluso un elevato numero di lavoratori, quelli che non ritrovandosi nei requisiti di accesso hanno desistito a produrre domanda. Altro danno è arrivato dalle periferie in cui i responsabili preposti non hanno accolto le domande ritenendo di far valere l’allegato n.1 del bando del 15 maggio.
In conclusione si deduce che la periferia non è stata informata, potremmo pensare volutamente a questo punto per limitare i partecipanti alla quota 40%, in un modo o nell’altro si è ottenuto di fare una certa selezione.
LA RdB/CUB chiede di risolvere il problema, che il Dipartimento ha creato, allungando i termini di presentazione delle domande, e chiaramente diramando al territorio l’elenco completo dei corsi aggiuntivi da valutare nella domanda.