Diversi lavoratori organizzati in presidio da USB e CUB, hanno rivolto la propria protesta contro l'accordo della vergogna del 31 maggio 2013 e i delegati CGIL e FIOM convocati per accogliere Landini nella sede torinese di via Pedrotti. La consapevolezza e il disagio per avere sottoscritto un accordo che rappresenta le necessità padronali ad esigere l'applicazione di contratti sempre più a danno dei diritti e della dignità dei lavoratori ha indotto qualche delegato FIOM-CGIL tentare una aggressione al presidio e a rivolgere minaccie ad una delegata USB anche con la frase "ci vediamo in fabbrica". È appunto il luogo di lavoro in cui avverrà lo smascheramento di chi dice di difendere i lavoratori e in pratica serve e sottoscrive gli interessi padronali.
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