“Con la sigla del contratto decentrato dei dipendenti di Roma Capitale si cancella finalmente l’infame pagina scritta con l’atto unilaterale di Marino, durata oltre due anni.” – dichiara l’Esecutivo di USB Roma Capitale
“Umiliazione, taglio dello stipendio, articolazioni orarie assurde e inutili in termini di resa dei servizi ai cittadini, mancati riconoscimenti per le prestazioni effettuate, valutazioni consegnate all’arbitrio assoluto dei dirigenti, azzeramento delle relazioni sindacali. Il nuovo contratto consente il superamento di tutto questo e prevede il recupero dei livelli retributivi precedenti all'atto unilaterale, la progressione economica all'interno della fascia di appartenenza, una produttività legata al raggiungimento di risultati reali e non al livello di servilismo individuale e, finalmente, apre a percorsi di trasparenza e partecipazione. Sembra così avviarsi una stagione di relazioni sindacali in discontinuità con il passato, soprattutto grazie alle proposte avanzate da USB e fortemente sostenute dalla mobilitazione dei lavoratori capitolini nell’arco di due lunghissimi anni.” - prosegue l'Esecutivo USB di Roma Capitale.
“Il contratto, per noi, non è punto di arrivo ma un punto di partenza per un cambiamento strutturale e radicale dell'intera Amministrazione. Rimangono irrisolte questioni che USB continuerà a perseguire con tenacia, dal ripensamento dell’istituto delle Posizioni Organizzative alla valorizzazione del personale tramite lo scorrimento delle graduatorie concorsuali interne per gli avanzamenti di carriera, dalle stabilizzazioni delle precarie di nidi e scuole all'assunzione di nuovo personale proveniente dai percorsi concorsuali esterni, dalla diminuzione dei carichi di lavoro al cambiamento dei modelli organizzativi di nidi e scuole, della polizia locale e dei settori amministrativo, tecnico e sociale. In particolare continueremo a rivendicare la necessità che i lavoratori abbiamo diritto di critica e di proposta sugli aspetti organizzativi che tanto pesano sull’efficienza dei servizi e che fino ad ora sono stati incautamente lasciati nelle mani di dirigenti, tanto intoccabili e strapagati quanto, spesso e volentieri, incapaci ed impreparati.” - aggiunge l'Esecutivo USB di Roma Capitale.
“Su queste basi abbiamo ritenuto di sottoscrivere il Contratto, chiarendo che tale firma è vincolata ad almeno due verifiche fondamentali: la valutazione che ne daranno i lavoratori, con i quali andremo come sempre ad un immediato confronto assembleare, e il corretto e integrale rispetto, da parte dell’Amministrazione, dell’accordo appena siglato, perché troppe volte abbiamo visto contratti applicati in modo quantomeno discutibile dai singoli dirigenti delle diverse strutture dell’amministrazione o la sostanziale disapplicazione di alcuni istituti contrattuali per periodi anche lunghissimi. Vigileremo perché questa volta non accada!” – conclude l’Esecutivo USB di Roma Capitale.
NOTA A VERBALE DELLE RSU ELETTE NELLA LISTA USB
Le sottoscritte RSU della USB, delegate a gestire la trattativa sul Nuovo Contratto Decentrato Integrativo per i dipendenti di Roma Capitale, ritengono di apporre la loro firma al presente Contratto.
Innanzitutto rileviamo una nuova fase di relazioni sindacali intrapresa da questa Amministrazione in evidente discontinuità con il passato. Percorso che potrebbe, se non viene considerato già concluso con questa prima pur importante tappa, portare alla necessaria inversione di tendenza in materia di gestione del personale.
In questo senso li riscontriamo nel definitivo riconoscimento del diritto a veder corrisposte al personale quelle indennità continuative connesse alle indiscutibili e gravose responsabilità assunte ed ai disagi altrettanto indubitabilmente sopportati in relazione a specifiche funzioni svolte. Importante, da questo punto di vista (benché economicamente non ancora adeguato), il riconoscimento della particolare gravosità delle incombenze gestite, nonché della loro rilevanza sociale, da chi opera nei Municipi ed in particolare nei servizi di diretta ed immediata rilevanza per i cittadini. Esempio positivo è l’aver superato il sistema di turnazione nel settore anagrafico, dimostratosi assolutamente inutile in termini di resa ai servizi ai cittadini.
Come del resto è importante il riconoscimento della progressione economico orizzontale (PEO), istituto contrattuale accantonato da 7 anni ed oggi finalmente inserito nel nuovo Contratto Decentrato per il recupero, almeno in parte, di quanto ingiustamente taglieggiato in passato.
E’ rilevante l’aver compreso che le nostre proposte ripetutamente evidenziate in questi due anni, sulla necessità di abbandonare l’illogica e insana organizzazione dei servizi ai cittadini basata unicamente su una qualche valutazione individuale dei dipendenti affidata a chi, tra l’altro, la maggior parte dei “valutandi” non li ha neanche mai visti in faccia, doveva essere sostituita dal lavoro collettivo (“di squadra”) e dalla conseguente valutazione del lavoro dell’intera struttura.
Altrettanto importante è l’aver individuato un primo passaggio sulla trasparenza e le pari opportunità, in particolare per alcuni aspetti fino a ieri relegati ad esclusivo appannaggio dei dirigenti e che oggi trovano spazio all’interno del Contratto, benché con troppa timidezza.
Un altro dei punti in controtendenza con il passato è il superamento della turnazione nel settore anagrafico.
Questi esempi, che non a caso riguardano questioni che i rappresentanti USB hanno fortemente ribadito nel corso della trattativa, proprio perché particolarmente sentite dai lavoratori, fanno sperare che l’Amministrazione sia vicina alla comprensione che non vi è futuro per questa Città senza un coinvolgimento dei dipendenti Capitolini fondato sul riconoscimento ed il rispetto senza riserve della loro professionalità e dignità.
Appare, però, inevitabile evidenziare un punto di assoluto disaccordo con quanto contenuto nel contratto decentrato in merito all’istituto delle Posizioni Organizzative. Le P.O.hanno avuto effetti assolutamente nefasti sul piano dell’efficienza organizzativa e della migliore resa dei servizi ai cittadini e la loro riformulazione, più o meno alle stesse condizioni del passato, non cambia la sostanza di uno strumento utilizzato dai Dirigenti per scaricare ad altri responsabilità gestionali che dovrebbero rimanere in capo a loro e non certo ai Funzionari anche se incaricati di P.O..
Su questo chiediamo che, fin da subito, si apra una sessione specifica di trattativa che affronti nel dettaglio una valutazione approfondita degli esiti concreti di tale istituto contrattuale e che apra finalmente ad una riflessione su possibili ipotesi alternative di valorizzazione del contributo fornito da tutti i funzionari inquadrati in Categoria D al buon funzionamento dei servizi.
Ancora, è giusto evidenziare che non si è data la possibilità di pieno recupero di quanto sottratto dall’infame atto unilaterale attraverso un riconoscimento economico complessivo e a carattere di “una tantum” per quel personale che ha continuato a prestare servizio in particolari condizioni di disagio nonché per quei dipendenti impegnati nelle attività ricadenti di notte e in giorni festivi e prefestivi a cui da oltre due anni nulla o poco è stato corrisposto e per tutti quei dipendenti impegnati in attività tecniche su cui appare urgente l’apertura di una trattazione specifica.
Altro punto su cui il Contratto avrebbe potuto dare risposte è quello delle progressioni verticali e la validità di tutte le graduatorie che, seppur rinnovate automaticamente dalle leggi vigenti, non sono state prese in considerazione dall’Amministrazione per gli eventuali scorrimenti a copertura delle evidenti carenze in dotazione organica.
Sulla Polizia Locale, occorre, poi aprire immediatamente un confronto che porti, oltre che alla rivisitazione dell’ordinamento professionale, soprattutto agli indirizzi politici e alle funzioni proprie dell’attività del corpo che in nessun caso dovranno riguardare ordine pubblico e repressione ma, al contrario, prevenzione e controllo del territorio.
Infine, sarebbe stato necessario ampliare ed amplificare la parte relativa agli aspetti legati all’operato dei Dirigenti che, anche se non afferente direttamente al Contratto del personale del comparto non dirigente, pesa non poco sulla organizzazione del lavoro e sul benessere organizzato dei dipendenti, oltre che sulla qualità dei servizi resi ai cittadini.
Da tutto ciò consegue che la firma apposta dai rappresentanti RSU eletti nella lista USB è vincolata ad alcune verifiche fondamentali:
- Che i lavoratori, con i quali andremo tempestivamente ad un confronto assembleare, non ritengano di dare una valutazione complessivamente negativa del Contratto appena sottoscritto;
- Che l’Amministrazione non consideri la chiusura di questa tornata di trattativa contrattuale come la soluzione di ogni problema per i prossimi anni, piuttosto che una parziale “sanatoria” delle nefandezze precedenti ed un punto di partenza per la prosecuzione di un percorso che porti ad una reale inversione di tendenza.
- Che l’Amministrazione sappia rivendicare e difendere fino in fondo e con la necessaria determinazione la coerenza e la correttezza di quanto concordato, a fronte di eventuali ostacoli frapposti da qualunque soggetto esterno a Roma Capitale.
Le RSU elette nella lista USB
Aderente
alla FSM