“Dopo 26 mesi di attesa e 103 Euro medi a regime, non possiamo certo dire che con questo rinnovo si è recuperato il potere di acquisto perso negli anni” - dichiara Sabino Venezia, del Coordinamento Nazionale RdB Pubblico Impiego in merito al Contratto della Sanità.
“Purtroppo il memorandum di CGIL-CISL-UIL dello scorso anno ha dato i suoi frutti, e le tasche dei lavoratori ne subiscono le conseguenze”, prosegue Venezia. “Ma neanche il piano normativo corrisponde alle aspettative dei lavoratori: vincoli ai passaggi tra le fasce, deroga temporanea al riposo di undici ore tra due turni e nulla sulla tanto decantata sicurezza sui luoghi di lavoro né sugli OSS, fanno il pari con un puntuale rinnovellamento delle norme disciplinari che favoriscono il ricorso al licenziamento”.
“Ambigua la posizione degli stessi sindacati di categoria per legittimare l’obbligo del master universitario, per le funzioni di coordinamento si rimanda (non si rifiuta) la discussione sul taglio dell’indennità infermieristica e si elude il confronto sul sistema di valorizzazione delle autonomie professionali”, conclude il responsabile RdB-CUB.
Le RdB-CUB stanno predisponendo assemblee regionali per contestare lo scempio sottoscritto questa notte e rilanciare la lotta a difesa del salario ed a garanzia dei diritti e della dignità degli operatori e operatrici del settore, a partire dal 4 marzo a Firenze, dove presso l’A.O. Careggi, dalle ore 9.00, si terrà l’assemblea regionale della Toscana.
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