Si è conclusa intorno alle 18 l’occupazione del Consiglio Comunale e dei tetti del Comune da parte di un consistente numero di inquilini e sfrattati.
La mobilitazione è stata sospesa poiché l’assessore alla casa Milena Naldi ha garantito che verrà trovata una soluzione che accompagnerà la famiglia, sfrattata stamattina, fino all’assegnazione di casa popolare prevista per l’inizio del prossimo anno, mantenendo unito il nucleo famigliare.
E’ stato fissato un appuntamento per giovedì pomeriggio con il sindacato AS.I.A.-RdB e la famiglia in questione per illustrare la soluzione trovata.
Riteniamo che di fronte all’attuale emergenza abitativa vadano trovate soluzioni condivise e collettive: è per questo motivo che rilanciamo la proposta di “ostelli per sfrattati”, ovvero strutture di proprietà pubblica adibite ad ospitare chi rimane senza casa, così come già avviene in altre regioni, per consentirgli di trovare una altra soluzione abitativa e per evitare che lo sfratto rappresenti un problema insormontabile che può portare alla perdita del lavoro e alla separazione della famiglia. Questa soluzione deve essere concepita come misura emergenziale e deve essere accompagnata da una politica strutturale di sviluppo dell’edilizia residenziale pubblica e di calmierazione del mercato privato tramite una più rigorosa politica fiscale.
Segnaliamo che vi è un aumento delle forze dell’ordine utilizzate contro gli inquilini per risolvere i problemi di emergenza abitativa, non solo in forze al momento dello sfratto ma si è minacciato l’utilizzo anche per lo sgombero coatto del consiglio comunale. Non è tramite queste minacce che si fermerà la mobilitazione.
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato, come gli attivisti del Lazzaretto Autogestito, realtà sotto sgombero e il dal Coordinamento Provinciale dei Vigili del Fuoco del sindacato RdB per la solidarietà portataci.
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