La USB invita i lavoratori IBM e Modis ad aderire allo sciopero nazionale indetto per il 5 Febbraio contro il trasferimento di 300 lavoratori da IBM a Modis Italia e piu’ in generale per salvaguardare il futuro delle maestranze coinvolte.
Da anni la politica di IBM si concentra prevalentemente sulla riduzione dei costi del personale, con la sospensione del PDR, attraverso mobilità e licenziamenti incentivati cui ora si aggiunge questo trasferimento di ramo d’azienda.
Di fatto IBM sta espellendo lavoratori qualificati e con diritti acquisiti, fuori dal perimetro IBM sostituendoli con giovani precari con salari più bassi e meno diritti.
L’USB ha contestato l’inesistenza del ramo d’azienda GTS e contrasterà la cessione a Modis con mobilitazioni, iniziative legali e dando tutto il sostegno ai lavoratori.
Denunciamo inoltre il rifiuto di IBM Italia di presentarsi agli incontri previsti presso il MISE e presso le istituzioni locali, l’obiettivo della multinazionale è di non rendere conto a nessuno e fare cassa.
Nonostante sia stata sollecitata, anche la dirigenza Modis Italia si sottrae al confronto con le OS, sul tavolo ci sono le vergognose condizioni logistiche del personale acquisito, il rispetto dei temi normativi e contrattuali in possesso dei lavoratori provenienti da IBM e non ultimo il futuro professione e occupazionale.
Di fronte ad una simile situazione è necessario rafforzare l’iniziativa sindacale, è importante ma non sufficiente lo sciopero del 5 febbraio, e occorre rilanciare la dimensione nazionale della mobilitazione dei lavoratori IBM e Modis.
Venerdì 5 febbraio 2016 sciopero nazionale di otto ore
USB NAZIONALE
RSU USB IBM E RSU USB Modis