Dopo la conferma dell’Unione Europea e l’approvazione definitiva alla camera, la riforma del lavoro, il Jobs Act, andrà in aula del senato martedì 2 dicembre. La discussione e il voto finale sono previsti, molto probabilmente, per mercoledì 3 dicembre. La discussione, oltre alla conferma del contratto a tutele crescenti e al demansionamento, verterà ancora una volta su ciò che rimane dell’articolo 18, già attaccato duramente e svuotato dalla riforma Fornero e, in particolar modo, sull’abolizione del diritto al reintegro per tutti i lavoratori nuovi assunti. Si tratta, dunque, dell’abolizione di tutte quelle norme che consentono ai giudici di imporre il reintegro di un lavoratore licenziato. Così come passerà al senato il voto di fiducia sulla legge di stabilità che prevede pesanti tagli agli enti locali; la franchigia alle imprese dal pagamento dell’Irap che sino ad oggi rappresenta l’unica imposta che serve a finanziare il servizio sanitario nazionale; la decontribuzione per le aziende sulle nuove assunzioni che pagherà lo stato, e dunque tutti i cittadini; l’avvio della sperimentazione dell’anticipo in busta paga del Tfr la cui conseguenza sarà l’aumento delle tasse per i lavoratori che aderiranno, un guadagno per le banche che anticiperanno per conto delle imprese e che in mancanza di restituzione da parte delle stesse potranno avvalersi sull’INPS. Ancora una volta una manovra volta ad arricchire banche e imprese e a svuotare il portafogli dei lavoratori e dello stato. USB, che anche su questi temi ha costruito lo Sciopero Generale del 24 Ottobre scorso e partecipato alle mobilitazioni del 14 novembre, invita tutte le lavoratrici ed i lavoratori a manifestare in ogni città. A Bologna, l’USB chiama tutti i lavoratori a partecipare nella giornata del 03 dicembre, al presidio, alle ore 17 sotto palazzo d’Accursio.
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alla FSM