Oggi pomeriggio alle 15:00, un centinaio tra lavoratrici e lavoratori del pubblico e del privato, attivisti di Asia e studenti, hanno dato vita ad un assemblea pubblica di fronte allo stabile occupato di via Irnerio, sui temi della repressione e della mancanza di democrazia nei luoghi di lavoro. Numerosi interventi, tra i quali delegati dell’Inps, della scuola, della sanità, delle agenzie fiscali, degli enti locali e delle coop sociali, hanno animato l’assemblea, denunciando il crescente clima intimidatorio e di chiusura degli spazi di democrazia sindacale. E’ poi emersa la netta contrarietà alla legge di stabilità, che prevede pesanti tagli al welfare e allo stato sociale, al jobs act che elimina ciò che rimane dell’art 18 e di qualsiasi tutela acquisita dalle lavoratrici e dai lavoratori. L’assemblea si è poi spostata in strada trasformandosi in corteo e si è diretta verso la sede della Cooperativa Open Group dove si è denunciata l’esclusione dell’USB da parte della Coop, facendo carta straccia di un protocollo di relazioni sindacali già acquisite in passato grazie alle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori e i gravi atti repressivi nei confronti delle RSA USB. A seguito del presidio, l’USB ha ottenuto un incontro con il presidente per la prossima settimana sui diritti sindacali e i problemi dei lavoratori e delle lavoratrici. Queste di oggi, nell’ambito della giornata nazionale di lotta e sciopero sociale, assieme alle iniziative di questa mattina con la partecipazione al corteo partito da Piazza Maggiore e con l’iniziativa dei lavoratori della Ncv contro il loro licenziamento, segnano un momento importante di connessione delle lotte che da più forza a tutte le vertenze. USB Bologna
Aderente
alla FSM